No, nessuna intenzione di restaurare titoli nobiliari peraltro banditi dalla #Costituzione
Disposizioni transitorie e finali
XIV
I titoli nobiliari non sono riconosciuti.
I predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922, valgono come parte del nome.
L’Ordine mauriziano è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge.
La legge regola la soppressione della Consulta araldica.
Scusate il ripasso ma capita anche di incontrare gente talmente ignorante che quando gli spieghi la #Costituzione al fine di acclarare che l’operato del già denunciato Presidente del Consiglio dei Ministri è illegittimo in quanto dittatoriale e non è solo, pur più volte espressa, mera opinione personale ma fatto inconfutabile ti risponde “se la mettiamo sulla politica…”.
Ora, prendere la cosa più apolitica possibile stante la volutamente, estremamente, eterogenea composizione dell’Assemblea Costituente… ditemi voi se non è ignoranza, e pure cronica.
Vero è che pur cercando di spiegare nella maniera più semplice possibile, tacciato addirittura di eccessiva banalizzazione, anche chi, ex Giudice Costituzionale, dovrebbe comprendere al volo pare non aver capito la lezione ma io, permettetemi, a questo punto, a gente che ti da le risposte di cui sopra toglierei in primis il diritto di voto e valuterei pure di togliergli la Cittadinanza Italiana posto che, tornando alla #Costituzione
Disposizioni transitorie e finali
XVIII
(OMISSIS)
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato.
e la toglierei non solo all’ignorante uomo della strada che, come nel caso de qua, dimostri una completa inemendabiltà cerebrale ma anche, a maggior ragione, all’ignorante, parrebbe “di comodo”, “qualificato”.
Anche in virtù del fatto che è imperativo per i cittadini rispettarla quindi bisogna impararla, l’ignoranza, reale o di comodo che sia, non è ammessa quindi considerare cittadino chi non la conosce ergo non la rispetta parrebbe quasi “incostituzionale”.
Scusate se mi sono dilungato nel preambolo ma un po’ di ripasso non fa mai male e me ne darete atto.
Ma che c’entra l’ARMIR (Armata Italiana in Russia) se nel titolo non è titolo nobiliare ma cognome?
Da chi fu creata l’ARMIR nel 1942?
E non è tanto per il fondatore (scusate ma dovrete imparare l’inglese visto che “casualmente” parrebbe essere sfuggita la traduzione e non esiste versione in italiano), anche se vista la denuncia e l’augusto parere addirittura della Presidente della Consulta una certa assonanza si potrebbe pure ravvisare, quanto per la fine che l’ARMIR fece.
Che fine fece l’ARMIR?
Wikipedia non è molto corretta nella ricostruzione storica posto che parla di scioglimento (Mussolini disbanded what was left of the Italian 8th Army and the surviving Italian troops were unceremoniously brought home from Russia.) anche se il verbo usato, “disband”, pare dovuto ad una traduzione maccheronica di un anglofono che traduce dall’italiano “sbando”.
Infatti non vennero “mestamente riportati a casa” (and the surviving Italian troops were unceremoniously brought home from Russia.) ma vennero lasciati, allo sbando, in Russia.
Non mi credete?
Anziché leggere libri e riviste da ombrellone leggetevi l’opera prima, autobiografica, di chi nell’ARMIR era sergente maggiore e in quel libro racconta come le sue sole gambe lo riportarono a casa perché solo quelle aveva.
Leggetevi “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern.
Ora capite meglio l’ispirazione che ha portato all’oscuro, per i millenials e purtroppo – pur se non dovrebbe esserlo – non solo per loro, titolo?
Invero l’armata del nostro, anche se in appoggio è stato pure, spesso, chiamato addirittura l’esercito, è composta da forze di pubblica sicurezza “distratte” (virgolettato ex art. 21 Cost.) dai loro precipui compiti istituzionali per tenere agli arresti domiciliari, senza processo, incensurati cittadini.
Il problema è che per guidare un’armata servono le palle non le balle.
Tranquilli, vi daremo il vitto, l’alloggio già lo avete, ci sono soldi per tutti!
A parte che anche il più boccalone, dopo anni di continui tagli ai servizi perché non ci sono soldi, avrebbe dovuto porsi qualche interrogativo ma il mio compito è fare luce quindi seguitemi.
Posto che, come comunque è pure già stato ribadito dalle stesse banche, soldi non ce ne sono – solo a qualche autonomo sono arrivati i 600€ promessi – con gente da due mesi senza lavoro e senza vedere un euro la situazione si stava scaldando, e di conseguenza si stava scaldando la sedia su cui è comodamente seduto, urgeva una soluzione.
Vai con la parziale riapertura così se non guadagnate non è più colpa mia.
Cosa vuoi guadagnare se la gente per prima, grazie alle tue balle, ha a malapena i soldi per mangiare?
E se addirittura tu stesso, proprio per non dover dare ulteriori soldi che a maggior ragione non ci sono, fai riaprire le attività produttive solo per poter dire “ora siete aperte, non vi spetta più la cassa integrazione”.
No, non vaneggio e sono abituato a dimostrare quanto scrivo così chi mi vorrebbe querelare si attacca per l’ennesima volta a una famosa citazione, la famosa citazione di De Falco la notte del naufragio del Giglio.
Da lunedì possono riaprire anche le scuole guida ma… non possono fare ne lezioni di teoria ne lezioni di guida.
Ora, mi spiegate voi come può guadagnare una scuola guida per cui la maggior parte degli introiti deriva dalle lezioni di guida posto che quelle di teoria sono comunque comprese nell’iscrizione?
E chi si iscriverà secondo il Dittatore, scusate, Professore per vedersi magari scadere il permesso temporaneo di guida posto che non potendo prendere lezioni di guida non si sa se si potrà andare, prima della sua scadenza, all’esame?
Io sono notoriamente ignorante e non faccio testo quindi ditemi voi se non è una lapalissiana scusa per non dover più garantire la cassa integrazione perché soldi non ce ne sono e lo dimostra il fatto che in due mesi i lavoratori dipendenti a cui l’azienda non anticipa la cassa integrazione ma dipendono dall’INPS di soldi ne hanno visti zero.
Qualcuno dice che io sia bastardo dentro ma in fondo, molto in fondo, sono buono quindi mi permetterei di dare un consiglio al nostro Presidente del Consiglio.
Ha già ricostituito l’ARMIR, per evitare che vada di nuovo alla sbando anziché promettere fumo faccia una cosa intelligente se vuole salvare una poltrona che inizia a scottare e forse non solo quella, gli ignoranti e per di più a pancia vuota non sono molto inclini ad usare la ragione, ci mandi direttamente a casa la Tessera Annonaria.
Con osservanza
Prof. Sconvolto
A voi lettori, tanto sapete che sono realmente super partes, vorrei dare un consiglio,
Guardate anche dalla parte opposta a quella in cui vi dicono di guardare.

Non è un consiglio “a senso unico”, anche se visti gli accadimenti…, ho semplicemente trovato questa grazie all’amico @piazzaaitalia ancora su Twitter altamente educativa, poteva pure esserci scritto i comunisti i comunisti, quindi… collegate sempre il cervello, a prescindere.
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