Archive for gennaio 2010

DisInformazione di Regime

21 gennaio 2010

Se non fosse che non è bello prendere in giro le persone, il tentativo di convincere gli italiani – quei pochi che ancora hanno un lavoro – a spendere i loro soldi perchè se neanche chi li ha li spende la crisi non può far altro che peggiorare,  messo in atto dall’edizione di ieri (20 gennaio) del TG1 delle 20 potrebbe avere del commovente.

Peccato che, al contrario di quanto affermato nel servizio, la crisi sia appena iniziata.

Da gennaio 2010 aziende metalmeccaniche, per la prima volta nella loro storia, hanno messo in cassa integrazione anche gli impiegati e i quadri oltre agli operai che già dal 2009 erano in cassa integrazione e qualcuno ha anche operato tagli nell’ordine del 10% agli stipendi dei dirigenti. Impiegati, quadri e dirigenti mai erano stati toccati dalle precedenti crisi questo ci dice quanto siano artefatte le notizie che ci vengono propinate.

Per convincerci della fine della crisi il servizio sbandiera l’aumento del 14,9% delle immatricolazioni di autovetture in novembre 2009 rispetto a novembre 2008. Peccato che gli ultimi mesi dell’anno siano sempre stati quelli in cui le immatricolazioni aumentavano grazie a liberi professionisti, imprenditori e simili che, piuttosto che pagare tasse se il bilancio risultava troppo in attivo, cambiavano macchina. Vorrebbero farlo passare come un merito degli incentivi! Ma per favore! Non prendeteci in giro! Sono due anni che il mercatto delle autovetture nuove è in calo! Nel 2008 c’è stato un calo del 12,8% rispetto al 2007 e questanno il mercato chiude l’anno ugualmente in rosso rispetto al 2008 con un -0,9% nonostante gli incentivi. [http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/auto-trend/Auto-Trend0110.pdf]

Invece di spendere soldi in incentivi che non servono, visti i summenzionati risultati, per far guadagnare imprese che come la FIAT, invece di essere grate e mantenere i livelli occupazionali, preferiscono chiudere in Italia e dirottare all’estero la produzione  – (a motivo della chiusura di Termini Imerese Marchionne ha avuto il coraggio di dire che Termini Imerese dovrebbe essere più vicina a Torino. Perchè il Brasile e la Polonia sono a metà strada tra Rivoli e Orbassano??) – perchè non li usano per altri scopi visto che per trovare fondi l’ultima finanzia [art. 2 comma 148 – Riduzione del fondo sociale per l’occupazione] ha decurtato la dotazione del fondo richiamato di 100 milioni di euro e ha addirittura eliminato [art. 2 comma 92], a partire dal 2011, gli stanziamenti destinati al fondo per le non autosufficienze che viene mantenuto “a memoria” ovvero esisterà solo sulla carta [http://documenti.camera.it/leg16/dossier/Testi/ID0009a.htm#dossierList]. Non faccio poi menzione dei milioni di euro distratti dal fondo per interventi urgenti e indifferibili [art. 2 comma 119] a favore del Patto per la salute (che servano a pagare i vaccini per l’influenza A/H1N1???)!

Perchè di questi tagli non ne sentiamo mai parlare??

E poi siamo sinceri, come farà il PIL ad umentare se tutti vanno all’estero a produrre perchè la mano d’opera costa meno e non hanno problemi sindacali??

Fateci un favore. Paghiamo 109 euro all’anno a famiglia per farvi lavorare. Almeno raccontate cose vere invece di fare propaganda di regime!


L’Influenza mediatica

19 gennaio 2010

No, non ho scoperto l’acqua calda. Del resto non intendo il termine nella sua accezione letterale. So che arrivo tardi, ne hanno già parlato molti prima di me e già c’è chi sta’ approfondendo la cosa, ma vorrei comunque fare una riflessione sui progressi fatti dai mezzi trasmissivi.

Sarà che la vecchiaia incombe ma mai avrei pensato che fosse possibile creare un’influenza fisica, la famigerata influenza A/H1N1, semplicemente usando il mezzo televisivo. Sembrava dovesse scatenarsi la peste del terzo millenio sentendo la televisione e invece pare sia stata solo una “bufala” [http://www.nuovainfluenza.ministerosalute.it/nuovainfluenza/nuovaInfluenza.jsp] e che i pochi morti che ci sono stati probabilmente sarebbero morti comunque perchè erano persone che già prima avevano problemi.

Peccato che non sia una bufala la fattura, pagata in definitiva da tutti i contribuenti, per l’acquisto di milioni di vaccini che giacciono inutilizzati perchè per fortuna la gente non è stupida come qualcuno si aspettava, e così non resta altro da pensare che il vaccino possa far bene solo a chi l’ha venduto e a chi l’ha fatto comprare!

Rappresentanti dei propri interessi

15 gennaio 2010

Si parla tanto di conflitto di interessi in riferimento ad un uomo, posso avere la mia opinione a riguardo ma non intendo entrare nel merito, ma perchè??

Forse per distogliere dal vero conflitto di interessi che non riguarda una ma bensì 630 persone! (art. 67 della Costituzione “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincoli di mandato.”).

Non c’è forse conflitto di interessi in chi deve rappresentare la Nazione, ovvero il popolo ovvero i suoi elettori senza nessun vincolo rispetto alle promesse che, pur di essere eletto, ha fatto in campagna elettorale?? E parimenti senza che detto mandato possa essere in nessun modo revocato dagli stessi elettori se non a seguito di successive elezioni?? No, neanche una Class Action ci può salvare, il loro è un “mandato generale”, un assegno in bianco su cui chi lo riceve può scrivere la cifra che gli pare, che neanche giuridicamente si può sindacare.

Eh, sì. Già i politici ci cercano solo in campagna elettorale, rendersi conto poi che tutti i programmi, volantini, cartoline con cui ci sommergono, prima delle urne, sono buoni al massimo per farci coriandoli da tirare a carnevale per chi fa’ fatica ad arrivare a fine mese può far male. E poi si chiedono perchè la gente non va’ a votare!

Come dico spesso, sono abituato ad ascoltare le persone e molti ormai sono convinti che se i nostri parlamentari devono rappresentare il popolo sarebbe giusto che si dessero una ritoccatina alle “retribuzioni” [http://www.camera.it/deputatism/4385/documentotesto.asp]. Non contiamo poi che c’è chi ritiene siano un po’ troppi per stare li a far finta di litigare per concedere qualche monetina a chi deve vivere con neanche 500 euro al mese mentre sono stranamente d’accordo, a prescindere dal colore, quando è la loro indennità che è da ritoccare perchè il costo della vita non fa’ che aumentare!

Non è che lo nascondano, come giustamente faceva notare nel 2003  un senatore dell’allora Forza Italia tale Pastore [http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/31/numero_dei_parlamentari_sara_ridotto_co_0_030831018.shtml] che a proposito della riduzione di parlamentari e senatori diceva: “Abbiamo deciso per una soluzione di gradualità. D’ altra parte, come si fa a chiedere a quelli che devono votare la riforma, praticamente, di suicidarsi?”; del resto voi al loro posto sareste disposti a rinunciare ad una lauta indennità e tanti privilegi senza dover nemmeno, come ho evidenziato prima, rendere i conti a nessuno?

Il solo taglio da 630 a 408 parlamentari prospettato nel poc’anzi citato articolo solo di “retribuzioni” nette porterebbe lo stato a risparmiare almeno 40.000.000 di euro all’anno e non essendo bravo in matematica sono stato volutamente scarso nel calcolo del risparmio.

Nell’articolo in questione si parlava di una riduzione a partire dal 2011 in concomitanza della XVI^ Legislatura “…la tanto auspicata riduzione del numero dei parlamentari, da 630 a 408 per la Camera e da 315 a 204 per il Senato, non sarà attuata che nel 2011. Una norma transitoria in calce all’ articolato stabilisce infatti che il taglio delle poltrone trovi applicazione «per la formazione delle Camere della sedicesima legislatura»peccato che la sedicesima Legislatura sia quella attuale e tutto sia rimasto uguale. Questa legislatura impone tagli a province e regioni però si guardan bene dal tagliarsi loro stessi!

Ora, ditemi voi se questo non è conflitto di interessi!

La riforma InCostituzionale

12 gennaio 2010

Fanno tutti un gran parlare di riforme costituzionali, parlano, parlano e sembra non succedere niente, e così non ci si rende conto che sileziosamente, in maniera non scritta,  è addirittura cambiata la pietra miliare, l’articolo 1, della nostra Costituzione.

“1.- L’Italia è una Repubblica democratica [139], fondata sul lavoro [4]. La sovranità appartiene al popolo [48, 56, 58, 101 ss.], che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. ”

Avanti di questo passo, tra disoccupati, cassintegrati, prepensionati, il lavoro è a rischio di estinzione.

Facile dare la colpa alla crisi “globale”, al crollo dei consumi a livello mondiale; guardiamo al nostro paese perchè sono i problemi del nostro pease che dobbiamo affrontare.

Se i consumi crollano ci sarà un motivo e neanche difficile, in fondo, da trovare. Per gli stipendi il cambio applicato è quello ufficiale ma per tutto il resto?? Un quotidiano nell’ottobre del 2001 costava 1.700 lire ora di lire ne costa 2323 (un aumento del 3,6% in media all’anno), non parliamo del caffè aumentato del 5,0% l’anno.

Io che al contrario dei politici parlo con le persone tutto l’anno e non solo in campagna elettorale e non disdegno neanche di ascoltare ho sentito un ragazzo dire “10 anni fa facevo l’apprendista e guadagnavo 1.600.000 lire al mese ora faccio l’operaio per 800 euro al mese.” Con gli affitti più bassi che si trovano, ormai a 600 euro al mese, come potranno mai permettersi, persone come lui, di “consumare”??

E allora via alla riforma pocanzi citata del dettato costituzionale.

“1.- L’Italia è una Repubblica democratica [139], fondata sulle lotterie [4]. La sovranità appartiene al popolo [48, 56, 58, 101 ss.], che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. ”

Perchè ormai non rimane altro per tentare di campare!

Peccato che non ci si renda conto che le speranze di campare in siffatto modo sono poche, la matematica non è il mio forte e non mi arrischio in calcoli probabilistici ma da “ignorante” in matematica, pur essendo professore, mi pare di capire che è lo stato l’unico che con le lotterie riesce a prosperare anche se è difficile poi capire dove tutti quei soldi vadano a finire perchè per i servizi ai cittadini le risorse non si riescono mai a trovare.

L’insostenibile inutilità dell’opera

9 gennaio 2010

No, non mi rivolgo ai melomani. L’opera in questione è il famigerato Ponte sullo stretto di Messina [http://palermo.repubblica.it/dettaglio/ponte-sullo-stretto-cominciano-i-lavori-si-parte-dallo-spostamento-di-un-binario/1807315] . Della sua inutilità si era accorto persino Prodi (http://www.tgcom.mediaset.it/politica/…/articolo311495.shtml) che a suo tempo (2006) sottolineò come esistessero altre e ben più importanti priorità (tipo portare l’acqua a Palermo). E se non c’erano soldi da destinare a quell’opera nel 2006 figuriamoci ora che siamo in piena recessione e il conto per la cassa integrazione è triplicato [fonte CGIL: http://www.cgil.it/tematiche/Documento.aspx?ARG=&TAB=0&ID=11921%5D (grazie anche a imprenditori come Steno Marcegaglia presidente dell’omonimo gruppo nonchè padre di Emma presidente di Confindustria che mettono in cassa integrazione gli operai italiani [Fonte FIOM: http://www.fiom.cgil.it/siderurgia/marcegaglia/comunicati/c_09_05_14.pdf] e intanto costruiscono stabilimenti faraonici in Polonia [http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-609483/polonia-marcegaglia-fa-tris/] e – Emma come presidente di Confindustria in nome degli associati – hanno anche il coraggio di chiedere altri soldi allo stato per rilanciare l’economia! [Chiudessero all’estero e tornassero a produrre in Italia e poi si potrebbe pure aiutarli! Non avrei niente in contrario, N.d.A]).

Visto quanto sopra sorge spontaneo, per qualsiasi persona dotata di normali facoltà intellettive, chiedersi a cosa verranno sottratti i fondi per realizzare un’opera della cui utilità sembra essere convinto solo l’esecutivo (basta dare in pasto a google la stringa “no ponte sullo stretto di Messina” e si verrà sommersi dal dissenso, dissenso taciuto per altro dai mass media) e soprattutto perchè volerla realizzare a tutti i costi.

Se non ci è dato sapere a cosa verranno sottratti i fondi da destinare al ponte per le motivazioni sull’indifferibilità dell’opera qualche dubbio lo si può avere. Che non sia un segno di riconoscenza verso il sud che ad eccezione della Basilicata alle ultime politiche per la Camera dei Deputati [http://politiche.interno.it/politiche/camera080413/seleentC.htm] ha dato al PdL percentuali di gran lunga superiori al 40% mentre nel resto dell’Italia lo scostamento con il PD è sempre stato minimo (a parte le circoscrizioni Lazio 1 e 2 in cui il PdL ha superato il 40%, Piemonte 2 e Lombardia 2 in cui non è stato raggiunto comunque il 40%), se non addirittura a suo sfavore?

L’InSicurezza Stradale

7 gennaio 2010

Si fa un gran parlare di sicurezza stradale, qualcosa è stato fatto ma l’impressione è che sia solo fumo negli occhi per nascondere i veri problemi.

Il primo punto fondamentale per garantire realmente la sicurezza stradale sarebbe avere strade manutenute e non da Bosnia dopo il conflitto come ci ritroviamo; strade piene di buche, con l’asfalto che si scrosta o in cui, ditte che hanno effettuato scavi non hanno provveduto a ripristinare, come andava fatto, il manto stradale. E purtroppo anche le strade di nuova costruzione non fanno eccezione. La segnaletica a volte è farraginosa e ci sono intersezioni cervellotiche e mal segnalate. Si dice che i soldi per manutenere adeguatamente le strade non ci sono, però per costruire un ponte inutile sullo stretto di Messina (vi darò conto anche di questo) i soldi guarda caso si trovano e quanti soldi!

Veniamo al secondo, vero problema; l’uomo. Ora sorvoliamo sui pedoni e su alcuni ciclisti sprovvisti di patente (perchè non rendere obbligatoria la patente anche per loro?) che camminano o pedalano senza guardare, telefonando o passando impunemente col rosso tanto loro non hanno la targa; soffermiamoci sui conducenti di autoveicoli (vi risparmio la definizione ma la categoria ricomprende tutti i veicoli a motore dotati di almeno quattro ruote che siano autovetture, pullman, camion).  Basta fermarsi per mezz’ora lungo una strada, se poi è una rotatoria ancora meglio anzi peggio, mancata precedenza, sorpassi azzardati oppure intralcio alla circolazione (c’è chi va’ anche così piano ed è così insicuro da essere un intralcio per la circolazione!). Per l’uomo non si fa’ niente! Si lasciano persone alla guida anche per 70 anni filati senza controllare se in loro permangano i requisiti tecnico attitudinali per condurre veicoli a motore. Una semplice visita medica non è assolutamente sufficiente. In un mondo in cui si parla di formazione continua per quello che riguarda la guida degli autoveicoli siamo all’età della pietra! Cosa ne può sapere chi ha la patente anche solo da vent’anni di norme che periodicamente vengono riviste? Il risultato è che il semaforo è in via di estinzione sostituito dalla rotatoria che nessuno sa come percorrere. Chi sa che la rotatoria non è altro che un incrocio in cui si può andare a destra, dritto, a sinistra oppure si può fare una inversione a U imboccando nuovamente la strada da cui si è usciti? Chi sa che essendo un incrocio è quindi necessario segnalare la direzione che si intende prendere e, soprattutto, come segnalarla correttamente? Chi sa che il cartello “dare precedenza” c’è non già perchè si debba dare la precedenza a destra e a sinistra ma semplicemente perchè le rotatorie sono incroci in cui la precedenza va’ data solo ed esclusivamente a sinistra essendo il senso di circolazione antiorario e il cartello è posto solo perchè non vale la regola generale della precedenza a destra vigente in qualsiasi incrocio in cui non sia diversamente segnalato?

Sembra quasi che i politici non siano a conoscenza del problema anche se, mi viene da pensare, che l’ignoranza del problema sia purtroppo, come al solito, di comodo. Non si può pretendere che chi ha appena preso la patente sia Schumacher ma una bella verifica dopo tre anni dal conseguimento sarebbe opportuna per scremare chi era semplicemente impacciato perchè era agli inizi da chi, pur avendo la patente, non è proprio in grado di guidare e quindi la patente sarebbe da revocare. Stesso discorso sarebbe da fare ad intervalli regolari, diciamo ogni cinque anni, perchè come dicevo poc’anzi le norme cambiano e allora perchè i conducenti non dovrebbero stare al passo con i tempi? Questo prevenirebbe anche che ottuagenari che mettono la freccia a destra e poi girano a sinistra perseverassero nella guida solo perchè sono in buona salute e quindi alla visita medica la patente viene rinnovata ma non hanno più le capacità per circolare in strade sempre più congestionate. Ora voi mi direte: “se tu che sei una persona qualunque riesci a vedere queste cose perchè chi dovrebbe non le vede?”. La risposta è assai banale, Pensate a quante macchine in meno si venderebbero se la patente venisse revocata a chi non è in grado di guidare. Meno fatturato per l’industria produttrice e il concessionario che porterebbe già ad una bella riduzione degli introiti dello stato tra imposte indirette (Irpef, Irap) e imposte dirette (IVA) e contestuale riduzione del numero di addetti che a loro volta pagando le tasse sulle retribuzioni foraggiano lo Stato. Come se non bastasse si consumerebbe molta meno benzina, l’ambiente ne trarrebbe beneficio, lo Stato accumulerebbe ulteriori perdite di introiti fiscali (Accise, IVA, Irpef, Irap) perchè ci sarebbe un ridimensionamento anche nella filiera della benzina come su scritto per l’automobile. Stesso discorso per i mancati introiti del settore assicurativo e delle imprese di autoriparazione che ridurrebbe ulteriormente le somme incamerabili da parte dello Stato. E’ vero, la spesa sanitaria diminuirebbe ma probabilmente è una diminuzione di poco conto rispetto ai mancati introiti e quindi continuiamo pure così. Viva l’InSicurezza stradale di Stato.

Brunetta loves Microsoft

5 gennaio 2010

Nell’ottica della riduzione della spesa pubblica il ministro Renato Brunetta ha “strappato” un accordo, pare, non oneroso a Microsoft per progetti di semplificazione amministrativa e per la modernizzazione della scuola.

“Desidero esprimere la mia soddisfazione per questo accordo che porterà Microsoft Italia ad offrire al nostro Paese in modo del tutto gratuito esperienze e competenze maturate a livello internazionale; in particolare è per noi di grande interesse la costituzione di un centro d’eccellenza scolastico nel Mezzogiorno per dimostrare il valore della tecnologia anche nel mondo dell’istruzione” – ha dichiarato il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. (Fonte Microsoft: http://www.microsoft.com/italy/stampa/Speciali/protocollo/intesa.mspx)

Peccato che il nostro Caro ministro abbia “dimenticato” che questo accordo lo pagheranno poi le famiglie, i prodotti Microsoft sarebbero da bandire dalla scuola pubblica in quanto, essendo tale, frequentata anche da chi non ha capacità economiche per acquistare poi, per l’utilizzo domestico dei figli, i costosi (e fuorilegge visto che un tribunale americano ha recentemente condannato Microsoft per violazione di brevetto in riferimento alla funzione custom XML della sua suite Office 2007) prodotti Microsoft.

Per uno stato che si pregia di garantire la legalità, visti i proclami in merito alla chiusura di internet perchè “criminale” (consentirebbe la violazione del diritto d’autore, l’organizzazione di gruppi sovversivi, etc. etc. etc.) – mi permetto di rammentare che non è lo strumento che è criminale in sè ma l’uso che alcuni, pochi, ne fanno e quindi quelli andrebbero puniti e le leggi per farlo già esistono e sono vigenti – credo sarebbe stato meglio ricorrere all’utilizzo di Software Libero rilasciato sotto licenza GPL in quanto l’imposizione di prodotti Microsoft non fa che fomentare la pirateria software da parte di chi non ha possibilità economiche e quindi favorisce la criminalità incrementando parimenti il risentimento di chi “non può” rispetto a chi “può” e aumentando quindi quel clima di “odio” a parole tanto deprecato dai politici.

Ci si potrebbe dilungare ulteriormente ma credo che quanto sopra basti per comprendere che probabilmente dietro a questo accordo ci possano essere interessi di parte che il ministro Brunetta logicamente non ha interesse a palesare.

Per un nuovo Risorgimento Italiano

3 gennaio 2010

Affinchè l’Italia possa finalmente risorgere bisogna strapparla dal dominio di una classe politica che ha dimostrato solamente di tutelare se stessa e i suoi privilegi. E’ necessario garantire la libertà di espressione ormai garantita solamente dalla rete e che proprio per questo qualcuno vorrebbe imbavagliare. E’ necessario rifuggire gli strumenti mediatici in mano al potere il cui unico scopo è non già di informare ma di mantenere le masse nell’ignoranza. Ma affinché questo possa realizzarsi è necessario che le masse si scrollino dal loro torpore. Spero che questo modesto scritto, redatto ormai da un lustro e quindi in periodo non sospetto, possa far sì che qualcuno si svegli e che un nuovo risorgimento “politico” si possa organizzare perché se vogliamo che tutto cambi tutto deve rimanere uguale e quindi è solo attraverso una nuova politica che ciò si potrà realizzare.

L’italiano medio