Guardando i vari telegiornali pare che per la Primavera-Estate di quest’anno vada di moda la moda di modificare qua e la la nostra Costituzione.
Lasciamo stare che non è così facile come qualcuno vorrebbe ma, rileggendo la nostra Costituzione, non mi sembra così vecchia e malfatta come qualcuno sostiene.
L’Assemblea Costituente già nel dopoguerra aveva previsto l’avvento di internet inserendo nell’articolo 15 la locuzione “… e di ogni altra forma di comunicazione…“.
Mi permetto di rammentare il dettato del predetto articolo quindici (fonte http://www.governo.it/Governo/Costituzione/1_titolo1.html tanto per non essere accusato di faziosità).
Art. 15.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
Cosa c’entra l’articolo 15 con la preveggenza del legislatore?
C’entra con il fatto che secondo la previsione dei Costituenti, visto quanto sta accadendo, viviamo già in un regime totalitario senza la necessità, palesata da alcuni esponenti politici, di modificare la Costituzione stessa.
No, non sto vaneggiando.
Internet è solo il pretesto per un esempio di facile comprensione a tutti.
Secondo le intenzioni dell’Assemblea Costituente le comunicazioni sono inviolabili e invece assistiamo ad una violazione quotidiana di quanto disposto dal legislatore.
Non mi risulta infatti che esista un provvedimento motivato dell’Autorità giudiziaria che preveda il controllo di ogni cittadino della Repubblica Italiana dotato di accesso a internet eppure ogni cittadino che è dotato di una connessione ad internet vede violata la sua libertà personale senza nessun giustificato motivo pur se “La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. …” (art. 14 della Costituzione della Repubblica Italiana)
Chi limita la libertà dei cittadini?
I maggiori operatori telefonici, che sono anche i maggiori internet service provider (ovvero fornitori di connessioni a internet per chi non è avvezzo a termini anglosassoni) pongono in essere quotidianamente e indistintamente pratiche di Traffing shaping (http://it.wikipedia.org/wiki/Traffic_shaping) ovvero di ispezione e controllo dei dati al fine di definire priorità diverse nella trasmissione.
No, non credo che il fatto che quanto predetto sia posto in essere da macchine e non da esseri umani possa modificare la rilevanza dell’ingerenza e nemmeno il fine delle verifiche. Per sfortuna degli operatori di telecomunicazioni il legislatore non ha statuito nessuna distinzione.
Ora, io non sono un costituzionalista ne un Illustrissimo Giudice della Corte Costituzionale, sono un semplice uomo di strada con una conoscenza basilare delle leggi ma ditemi voi se non sembra proprio una violazione dei principi stabiliti dalla nostra Costituzione.
Ora cari politici, di qualsiasi colore, non avete comunque tutti i torti, una modifica della Costituzione si potrebbe fare.
Modificate allora l’art. 67
Art. 67.
Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
eliminando la locuzione “…senza vincoli di mandato.” e sostituendola con la locuzione “…con l’obbligo di perseguire l’interesse generale.”.
Senza tanti sforzi, senza tanti proclami, senza tanto clamore, rendereste l’Italia realmente un paese civile e migliore.