Archive for giugno 2013

No Global? No, Grazie!

22 giugno 2013

Prima di scappare o inveire fermandovi al titolo leggete tutto l’articolo poi mettetevi di fronte ad uno specchio e riflettete su quanto avete letto.

In questo blog tratto dei guasti del paese, sicuramente molto è dovuto alla politica, molto alle famiglie industriali italiane ma molto è anche dovuto a chi, molto più comodamente, si limita a protestare perché si fa meno fatica che a rimboccarsi le maniche e a lavorare.

E’ vero, le famiglie industriali e le multinazionali stanno delocalizzando la produzione in paesi in cui il costo della manodopera è irrisorio e la sindacalizzazione assente ma siete sicuri di non poter far altro che protestare, che non serve a niente, contro questo stato di cose?

La crisi ha reso disponibili decine di capannoni industriali che marciscono inutilizzati, perché invece di occuparli abusivamente in spregio ad ogni legge, mi permetto di ricordarvi che – in democrazia – la vostra libertà finisce dove inizia quella del prossimo ed è libertà del prossimo investire in un capannone anche se poi lo stesso resta inutilizzato perché nessuno ha le palle per investire su se stesso e aprire una impresa, non vi costituite legalmente, secondo le leggi dello stato in coperativa e andate a colmare il vuoto lasciato dagli imprenditori “latitanti”?

Io sarei contento se al supermercato potessi trovare, tanto per citare un caso recente, una lavatrice interamente made in Italy semplice che funzioni sempre come un mulo e sarei disposto a pagarla anche un po’ di più di un prodotto cinese ma non c’è nessuno – e qui mi rivolgo a quelli del gruppo Indesit che al pari dei No Global non sono capaci di far altro che protestare – che pur avendone le capacità si metta in gioco per colmare il vuoto e fare la sua battaglia perché l’iniziativa economica è libera così come lo è il mercato quindi non ci sono scuse per tirarsi indietro.

E’ vero che la costituzione (art. 4) dice:

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”

Ora, mi pare che il dettato costituzionale sia chiaro a sufficienza.

La legge non dice che il cittadino ha diritto ad un lavoro dipendente a tempo indeterminato e addirittura nemmeno ad un lavoro dipendente.

Lo stato ha fatto la sua parte, lo stesso Monti di cui anch’io purtroppo mi sono dovuto trovare a criticarne l’operato, introducendo – dal 1° Gennaio 2012 – “Il regime dei contribuenti minimi”.

Cosa avete da protestare ancora??

E’ vero. E’ meno fatica protestare e pretendere soldi dallo stato – ovvero anche da quelli che non hanno tempo per protestare perché sono così intelligenti da aver capito che per mangiare bisogna lavorare – senza dare niente in cambio piuttosto che fare fatica lavorando onestamente secondo le proprie capacità.

E’ vero. Richiede meno impegno girare per strada distruggendo la proprietà altrui piuttosto che mettere in moto il cervello per trovare una soluzione intelligente per migliorare questo stato di cose.

La colpa è dei politici?

In parte.
Hanno depauperato il paese e continuano a farlo forse peggio dei grandi industriale ma se i politici sono li è perché li votano.

Non volete fare fatica e vi piace stare all’aria aperta?
Create voi un partito, ma un partito credibile che non pretenda di mantenere la gente alle spalle dei pochi che lavorano, che non pretenda di abbuffarsi e sia più misurato rispetto a quello che abbiamo visto negli ultimi 70 anni, un partito in cui regni la democrazia e il confronto e non una dittatura come il M5S.

Finché non prenderete coscienza di quanto sopra, anche voi che attribuite ad altri tutti i mali del mondo sarete un male del mondo.

Idem Per Tutti

19 giugno 2013

Ho appena avuto notizia del “caso” Josepha Idem e delle conseguenti reazioni della Lega Nord.

Ora, in questi tre anni non mi pare di aver mai parlato della Lega ma prima o poi i nodi vengono al pettine

Verò è che in Germania, cari Leghisti, ci si dimette per molto meno, ma purtroppo siamo in Italia e la Padania è stata affondata da Bossi Junior prima di nascere.

Perché dico purtroppo?

Perché se fossimo in Germania sarebbero pochi a sedere alla Camera e al Senato senza necessità di una Legge Costituzionale per diminuire il numero di Parlamentari e Senatori.

Perché se anche in Italia valesse la regola del “Chi ha scheletri nell’armadio si dimetta” le Leggi dovrebbe farle il popolo e votarsele per referendum come nella Confederazione Elvetica perché la Camera e il Senato sarebbero vuoti musei senza più candidati degni di entrarci.

Un Bel Tacer… Non Fu di Cicchitto

16 giugno 2013

Onestamente mi chiedo come possa un Onorevole quale Cicchitto sedere ancora in Parlamento e soprattutto dalla parte giusta visto che non sa qual è la destra e quale la sinistra.

“Invece di guardare la pagliuzza revisionista dell’Italia, bisogna guardare la trave conservatrice reazionaria proveniente dalla Bundesbank che rischia di fare esplodere l’euro togliendo alla Bce quei margini di movimento che sono peraltro molto minori di quelli della Federal Reserve. Ci attendiamo una risposta da coloro che in questi giorni in Italia si sono presentati come degli europeisti ortodossi”:

http://ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/06/10/Bce-Cicchitto-Bundesbank-reazionaria_8845711.html

Ma per favore Onorevole!

Legga almeno un libro di Guareschi prima di parlare; lo sanno anche i bambini che la “reazione” è l’antitesi dei comunisti – quindi reazionario sarà Lei – anche se non lo sa.

Certo che dato il livello culturale dell’italiano medio non c’è da stupirsi che lo stesso venga rappresentato da certi “vuoti” figuri.

Sic transit credibilitate Italica

 

DietroLogia

1 giugno 2013

Scusate il gioco di parole ma questa è l’impressione che ha un cittadino attento osservando gli ultimi accadimenti; che in Italia, il cittadino, – scusate se mi ripeto – lo prenda sempre dove non batte mai il sole.

La mia promessa è quella di informare a proposito di quello che non va in questo paese (https://massimosconvolto.wordpress.com/about/) quindi eccomi di nuovo a fare il mio pur immane dovere viste tutte le cose che vanno “male”.

Purtroppo il lancio ansa con tanto di foto di bandiere presente ieri pomeriggio sulle pagine del sito ansa.it è stato prontamente rimosso (probabilmente anche se avendo sbagliato detersivo da rossi sono diventati rosa potere di pressione anche su organi di informazione ne hanno ancora) quindi – come è mio uso per dimostrare che non dico fesserie – non mi è possibile linkarlo, però la pronta replica degli alti papaveri del PD è li a testimoniare che ANSA aveva pubblicato una notizia invisa al “MINCULPOP” (http://news.panorama.it/politica/Il-Pd-in-cassa-integrazione-e-una-sciocchezza).

Ora, viste le reazioni dei dipendenti del PD – sperando che non facciano rimuovere anche questo – (http://www.ansa.it/web/notizie/collection/rubriche_politica/05/31/Partiti-dipendenti-Pd-Paghiamo-noi-crisi-_8800412.html) non lasciano grandi dubbi sulle intenzioni del partito anche se il tesoriere si è affrettato ad affermare il “contrario” (http://news.panorama.it/politica/Il-Pd-in-cassa-integrazione-e-una-sciocchezza).

Io, onestamente, da ignorante uomo della strada di fronte ad un Misiani che nega licenziamenti ma ammette un “ridimensionamento” (e come lo fa’ questo ridimensionamento??) sono dalla parte dei dipendenti PD.

Egregio Misiani, perché non taglia gli stipendi dei dirigenti che incidono sul bilancio in misura molto maggiore di un dipendente che prende 1.200 € al mese??

E’ vero, sono i dirigenti che fanno la politica e se sono diventati dirigenti è perché sono intelligenti quindi non si tirerebbero mai la zappa sui piedi.

A me sembra che la dirigenza PD dovrebbe forse far tesoro del detto “Il bel tacer non fu mai scritto” farebbe migliore figura.

Perché affermo questo?

Perché per anni ho sentito un dirigente del PD (prima che diventasse segretario regionale e dopo) – tanto per non fare nomi Stefano Bonaccini che comunque, visti gli eventi (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/14/abuso-dufficio-e-turbativa-dasta-pm-chiesto-rinvio-a-giudizio-per-stefano-bonaccini/593751/), pur se per la legge italiana una persona è innocente finché non intervenga sentenza di condanna passata in giudicato, non mi sembra a questo punto molto affidabile – nel ringraziare i volontari di una piccola ma significativa festa dell’Unità che ha il suo culmine il 15 di agosto in quel di Bologna, si faceva vanto di affermare che il PD si sostentava in larga parte grazie ai fondi raccolti dalle feste dell’Unità.

Egregio Dottor Misiani, che bisogno c’è di ridimensionare allora se è vero quello che per anni ha affermato un Vostro emerito dirigente perché Vi verrebbero tolte quelle che per Voi sono le briciole, che non Vi servono per funzionare – anche se Lei, in tempi non sospetti, sosteneva proprio il contrario sconfessando apertamente un Vostro dirigente (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/14/i-milioni-di-luglio-ci-servono-senn-i-partiti-chiudono/204361/&sa=U&ei=nZCpUZShBIOctQbIiICIAQ&ved=0CCQQFjAC&usg=AFQjCNF_zEX2tDugbhJXhGbMnm6_cBn90A), del finanziamento pubblico ai partiti??

AGGIORNAMENTO 01/06/2013

Ricevo e ben volentieri pubblico la risposta ricevuta a 1/2 email dall’Onorevole Misiani unico sensibile, sempre e non solo in campagna elettorale, tra i politici di cui mi sono pregiato di occuparmi nei tre anni e mezzo di questo blog.

“Buona sera caro MS,

non so altri dirigenti, ma io ho sempre sostenuto che un sostegno pubblico della politica è indispensabile per garantire parità di condizioni e indipendenza dagli interessi privati.

Quanto ai lavoratori del Pd, mi sono limitato a fare – a differenza di tanti pagliacci che prima invocano lo smantellamento degli apparati dei partiti e poi piangono lacrime di coccodrillo per chi nei partiti lavora – un discorso di verità:
– con l’abolizione del finanziamento pubblico le risorse (già dimezzate n 2012) con tutta probabilità diminuiranno ulteriormente;
– la struttura va ripensata e ridimensionata;
– lo si può fare in modo condiviso e non traumatico, se ci sarà concesso un periodo di transizione e adeguati ammortizzatori sociali. Senza licenziare nessuno, ma attraverso strumenti utilizzati in tante altre realtà lavorative: contratti di solidarietà, esodi incentivati, outplacement, ecc.
– qualunque decisione sarà comunque assunta con un percorso di confronto e condivisione.
So che appare un discorso crudo, ma preferisco la crudezza della verità alle belle parole al vento.
Un caro saluto.
Antonio Misiani”

Aggiornamento 11/12/2013

Non sono fazioso ne voglio essere accusato di esserlo.
Riporto solo fatti.
E’ quindi un dovere segnalare che nel processo svoltosi con rito abbreviato davanti al GUP del Tribunale di Modena Dott.ssa Pirillo Stefano Bonaccini è stato prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio per cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena lo aveva iscritto nel registro degli indagati nell’agosto del 2011.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/29/abuso-dufficio-assolto-il-segretario-pd-bonaccini-renzi-non-avevo-dubbi/795452/


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: