Vero è che sono vecchio ma non mi riferisco al 45 giri di Mina Le mille bolle blu/Che freddo inciso nel 1961 con Italdisc 😀
Parlo della famosa bolla, a cui accenno spesso, che i fondi hanno iniziato a gonfiare attorno a giugno 2016.
Perché mille?
In realtà un po’ meno visto che i titoli a listino FTSE MIB sono molti meno di mille anche se ora hanno iniziato a pompare anche titoli fuori da FTSE MIB ma, casualmente, noti ai polli come De Longhi e Juventus FC.
Oggi vi mostro un po’ di bolle però state attenti che visti gli ultimi giorni non ci vuole niente che facciano … Boom!
#FIAT-FCA
#Mediobanca
#BuzziUnicem
#STMicroelectronics
#Campari
Si va verso l’inverno, secondo me è meglio tenersele le penne piuttosto che farsi spennare e patire i rigori della stagione.
Archive for settembre 2018
Le Mille Bolle Boom!
29 settembre 2018InDeformabile
22 settembre 2018In realtà non proprio indeformabile in quanto è una deformazione professionale dovendo io per lavoro capire cosa è realmente successo senza essere stato presente all’evento basandomi su indizi e calcoli.
Di “Stragi” mi ero già occupato in queste pagine ma prendendo spunto dalla riapertura del processo sperando che questa volta non sia una farsa (opinione personale espressa ex art. 21 Cost.) oggi vi parlerò di una strage che mi sta particolarmente a cuore “La strage della stazione di Bologna”.
Perché ho parlato di farsa?
Da 38 anni cercano chi ha messo una valigia contenente esplosivo e non si preoccupano di chi, quella valigia, l’ha fatta mettere.
Forse infinocchieranno l’opinione pubblica ma non possono infinocchiare tecnici e per tecnici non intendo gli emeriti professori e studenti demandati dall’Eccellentissimo Tribunale di Bologna di periziare le macerie per capire il tipo e il funzionamento dell’esplosivo ma il sottoscritto.
Non c’è nessun bisogno di periziare niente, basta guardare a ciò che per 38 anni non si è voluto vedere.
Basta un video http://www.arcoiris.tv/scheda/it/144/ per capire e per capire che chi ha fatto mettere la valigia è forse addirittura più coperto dei “borsaiuoli” (quelli che stanno a Palazzo Mezzanotte ma, l’ho anche dimostrato, ex art. 501 c.p. dovrebbero stare ad Opera.
Ragioniamo.
La bomba ha distrutto solo le pareti esterne e il tetto della sala d’aspetto di 2 classe dove, addossata alla parete che da sul primo binario e quasi al centro della stessa parete, era stata piazzata senza causare nessun danno alle pareti e agli edifici laterali.
Ergo il quantitativo di esplosivo non era stato messo ad minchiam ma era quello necessario e sufficiente e per sapere quanto esplosivo è necessario e sufficiente bisogna conoscere la struttura, le caratteristiche di progetto.
Altro particolare evidente nel video è la ridotta area detriti, ovvero la distanza a cui vengono proiettati i detriti in seguito all’esplosione, limitata a parte del piazzale antistante la parte esplosa e al primo binario.
Insomma, già due indizi portano lontano chi vuole vedere.
Per realizzare la demolizione chirurgica di cui sopra è stata usata una tecnica di demolizione implosiva che guarda caso era in uso già da decenni al tempo della strage di Bologna … in USA.
Ormai sapete che non parlo ad minchiam ma vi farò una lezione di storia.
Il pioniere della tecnica implosiva nelle demolizioni è stato Jack Loizeaux che nel 1947 fondò a Phoenix, Maryland (USA) la Controlled Demolition Inc. ancor oggi famosa per la propria precisione “chirurgica” e guarda caso nel 1978 fu rapito e ucciso a Roma Aldo Moro (Presidente DC) che favorevolmente aveva accolto la proposta di Enrico Berlinguer (Segretario del PCI) per un compromesso di governo DC-PCI e nel 1980 … Berlinguer riproponeva al segretario DC Flaminio Piccoli il suo compromesso e nel 1980 a Bologna considerata La roccaforte PCI veniva fatta esplodere una bomba che causava una demolizione chirurgica di una sala d’aspetto della stazione ferroviaria.
Vaneggio?
Se consideriamo che negli anni presi in esame si era ancora in piena guerra fredda…
Insomma, invece di buttare migliaia di euro per trovare chi ha messo una valigia facciamo venir fuori quelli che gli hanno “consigliato” di metterla o dobbiamo aspettare che muoiano serenamente, impuniti, in pace?
InSubordinati
18 settembre 2018Sono anni che vi informo per far sì che vi svegliate e non prendiate paduli non sempre ci sono riuscito e qualcuno ci ha rimesso la vita ma voi che ci siete ancora smettetela di fare i piagnoni e tirate fuori i coglioni.
Come diceva il maestro Manzi …
Non è mai troppo tardi
Anche le banche infatti quando prestano consulenza ai clienti sono configurabili come “soggetti che promuovono offerte al pubblico di prodotti finanziari” quindi soggetti alla vigilanza #Consob.
Ergo se le banche potevano permettersi di taroccare MIFID e vendere prodotti che non avrebbero dovuto vendere a clienti con le vostre scarse competenze – e Banca Etruria è solo il faro pensiamo anche a Popolare di Vicenza tanto “cara” anche a uno considerato un “guru”della finanza
e Veneto Banca, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e potrei proseguire ma mi fermo tanto tutti, anche quelli non saltati, hanno offerto obbligazioni subordinate a clienti a cui non avrebbero dovuto proporle e di un caso, proprio da me evitato, io stesso sono stato testimone – Consob avrà vigilato?
Insomma, vista l’estensione del fenomeno, Bankitalia a parte, anche #Consob avrebbe dovuto sapere ed indagare.
Vero è che siete stati coglioni, avreste dovuto leggere, ma … praticamente vi hanno truffato e giusta inappellabile Sentenza 12 aprile 2018, n. 9067 Cassazione Civile sez. I, posto che per truffa penalmente nessuno procederebbe, rivaletevi civilmente su chi doveva vigilare.
Io per sicurezza oltre allo Stato e Consob, di un fenomeno di quelle proporzioni difficilmente era all’oscuro, citerei anche #Bankitalia che non fa mai male.
Insomma, trovatevi un po’ di amici raggirati, un buon avvocato, ed andate a batter cassa da chi, pur per precipua funzione istituzionale obbligato, pare abbia scarsamente vigilato violando anche l’art. 47 Cost.
Insegnate a chi lancia paduli che il padulo è un uccello boomerang, muovete il culo e impegnatevi per riportare a casa i vostri risparmi.
Avreste dovuto prevenire ma grazie alla Corte di Cassazione questa volta si può anche curare.
Non continuate a fare i coglioni! Fatevi risarcire!
InVisibile
12 settembre 2018E se lo vedo io che sono un povero ignorante…
Cosa vedo?
Vediamolo!
Vero è che, numeri alla mano, avevo già dimostrato nel 2016 su #Unicredit che taroccano le contrattazioni ed essendo reato penale se ciò che al tempo ho scritto non fosse inconfutabile sarei già stato querelato e processato per calunnia non essendo io Parlamentare, però … repetita iuvant e dà un’ulteriore dimostrazione che non parlo ad minchiam quindi gli specchi per i miei detrattori da oggi diventano, fosse possibile, ancor più scivolosi.
E poi un solo indizio non costituisce prova, ma due indizi che portano alla medesima conclusione oltre a provare il reato provano anche la sua continuazione con, se la bilancia fosse tarata bene, le conseguenti circostanze aggravanti.
Oggi alle 12 e 40 ho postato un messaggio (oggi stranamente non hanno posto in essere violazioni dell’art.15 Cost. nei miei confronti, pare che il mio Ambasciatore sia stato efficace) a dimostrazione che appena #Consob va in pausa pranzo agli scambi scatta la festa.
Che sia il caso che gli uomini (inteso in senso di esseri umani, vorrei mai che le Donne Consob mi tacciassero di sessismo) CONSOB facciano la pausa pranzo scaglionata?
E’ vero, ho sbagliato a calcolare l’intervallo intercorrente tra i due screenshot, ma era una stima spannometrica.
Verificando i dati exif degli screenshot infatti è emerso che il primo è stato fatto alle 12:38:46 mentre il secondo è stato fatto alle 12:39:19.
Chiedo venia, anch’io sono un essere umano e posso sbagliare.
Ho sbagliato di 3 secondi 😀
Insomma, alle 12:38:46 sul piatto cerano ben 156.692 azioni #JuventusFC #BIT #JUVE in vendita ma in acquisto le azioni erano poco più di un terzo, esattamente 53.962.
Dopo 33 secondi con un vantaggio di 3 a 1 delle vendite sugli acquisti (quello che io a volte definisco diluvio di vendite) non era più rimasto niente nel piatto e addirittura il prezzo più basso in vendita era aumentato di 3 centesimi (seconda immagine scattata alle 12:39:19) rispetto al prezzo più alto precedente!
L’ho sempre detto che agli scambi sono dei maghi della “scarpetta” 😀
Ma cos’è la magia se non trucchi eseguiti con maestria?
Il problema è che i trucchi sono innocenti in uno spettacolo d’intrattenimento ma secondo il legislatore pare siano di dubbia liceità se applicati in ambienti tipo Palazzo Mezzanotte.
Dice infatti il legislatore nel disposto dell’art. 501 Codice Penale:
Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose [265, 269, 656] o adopera altri artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da cinquecentosedici euro a venticinquemilaottocentoventidue euro [501bis].
Se l’aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate.
Le pene sono raddoppiate:
1) se il fatto è commesso dal cittadino per favorire interessi stranieri;
2) se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello Stato, ovvero il rincaro di merci di comune o largo consumo.
Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani.La condanna importa l’interdizione dai pubblici uffici [28, 32quater, 518].
E l’inabilità a contrattare con lo Stato e le sue amministrazioni tra le ulteriori pene accessorie, scusate se sono pignolo.
Ora vediamo se magia c’è stata.
Secondo, fonte più ufficiale non ci potrebbe essere, Borsa Italiana tra le 13:38:46 e le 12:39:19 (questa volta sono stato fortunato guarda caso è lo stesso intervallo che intercorre tra i miei screenshot 😀 )
sono passate di mano di mano 60.149 azioni.
Scusate ma sono un po’ rincoglionito.
C’erano 156.692 azioni in vendita!
Con 60mila azioni ne avete comperate 156.000?
Cazzo siete diventati, la Lidl? Fate i 3×2??
Ora, scherzi a parte anche perché essendoci il penale c’è poco da scherzare, le altre 96.543 azioni in vendita inserite?
Vendite tutte ritirate volontariamente da chi legittimamente aveva inserito l’ordine?
Eh, io ci scherzo ma se come temo non tutti gli uomini #Consob erano a pranzo …
giusta Sentenza Cassazione civile, sez. I, Sent. 12 aprile 2018, n. 9067 se qualche risparmiatore prende il padulone, nonostante io da tempo immemore dica pubblicamente che solo un coglione compera un’azione perché e dopo che ha fatto l’ “aumentone”, meglio che #Consob stia attenta, come da predetta sentenza… il padulo è un uccello boomerang 😀
Io domattina mi sveglierò alle 4 come ho fatto oggi perché non voglio lasciare le FF.OO senza un caffè caldo di caffettiera nel caso si presentino ma visto quanto sopra credo ci sarebbero affari ben più urgenti che passare da me a prendere il caffè.
Con osservanza
(del resto se non “osservassi” sarei già pieno di querele in 8 anni di blog visto che ho poco peso e non ho immunità da vantare)
RischiaTutto!
2 settembre 2018Io sono vecchio e da anni non guardo la TV quindi è del famoso programma di Mike Bongiorno, spero mi perdoni il “plagio” ovunque lui sia, degli anni 70 del novecento da cui mi sono permesso di prendere il titolo.
Quello di Mike era però, appunto, un quiz televisivo in cui al più non si vinceva niente ma neanche niente di reale si perdeva, sottoscrivendo Obbligazioni invece il rischio è reale e c’è anche il rischio di perdere non solo i promessi interessi ma anche tutto il capitale e infatti sono obbligati a scriverlo.
Approfitto della cortesia di Mediobanca che rende disponibili i prospetti online.
Basta aprirlo con qualsiasi lettore pdf e cercare con l’apposita funzione la parola rischio, nel prospetto de quo compare 117 volte.
Quello che interessa noi in specie è il rischio di credito anche detto rischio dell’emittente ovvero che chi emette l’obbligazione possa diventare insolvente, nessuna garanzia è sottesa alle obbligazioni come si evince dal punto 7 dello screenshot di cui sopra, ammesso non lo sia già al momento dell’emissione vista la stretta “vigilanza” che pare esserci in questo paese e non sono l’unico che pare essersene accorto pur per altro caso.
Ma la banca pur di vendervele (qualsiasi banca) non vi dice che sono sicure?
E non è che Mediobanca si diverta a spaventarvi, adempie come tutti ad un obbligo di legge ma come tutti imbrattano 60-80 fogli confidando nella scarsa propensione alla lettura dell’italiano medio e nella sua dabbenaggine.
E’ vero che pensare male è peccato ma la prossima volta che vi propongono un “affarone” fatevi consegnare il prospetto informativo completo, è un vostro diritto, e leggetevelo con calma a casa poi se, dubito, è veramente un affarone potete ripassare in banca a firmare, la fiducia centellinatela anche perché poi pare che poco, stando a quanto riportato nell’articolo linkato, anche #GdF possa fare.
Che abbiano “coperture” molto buone?
Non ho un riscontro diretto preferendo io prevenire quindi evito, a me e ad altri, di essere “raggirato” ma se lo scrivono nero su bianco nell’articolo linkato esponendosi al rischio di querele è credibile che abbiano valutato bene quanto scritto.
A me non capita in quanto evitano di propormi però ad un mio conoscente è capitato.
Questa persona non aveva nessuna intenzione di rischiare neanche una briciola di capitale quindi quando la banca gli ha proposto degli investimenti ha temporeggiato e mi ha chiamato.
Caso ha voluto che direttore della filiale fosse un mio conoscente quindi gli ho fatto una mail chiedendogli cosa il suo sottoposto avesse da offrire.
Miracolo delle conoscenze dopo cinque minuti mi ha chiamato al telefono il dipendente della banca per acclarare cosa aveva proposto e qui viene il bello.
A una persona con profilo di rischio 0 e non poteva non saperlo in quanto per poter prestare consulenza è obbligatorio che il cliente abbia un profilo MiFID (già MiFID II) aveva proposto opzioni call (ovvero in acquisto confidando nell’aumento del sottostante che nel caso era l’indice azionario europeo) sullo STOXX50 in un momento in cui era chiaramente in calo e il cliente ci avrebbe perso, e obbligazioni da lui definite “interne”, eufemismo per “nascondere” che si trattava di obbligazioni non negoziate sul #MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni) di Borsa Italiana, ergo invendibili per di più subordinate quindi a ben più alto rischio addirittura delle obbligazioni ordinarie di per se strumenti ad alto rischio.
Ho informato il mio conoscente che a quel punto si è guardato bene dal sottoscrivere quanto gli era stato proposto ed ha salvato il suo capitale.
E, come diceva Mike in un famoso spot che solo pochi vecchi come me ricordano, Concludendo …
Concludendo se non volete assolutamente rischiare il vostro capitale fatevi entrare da un orecchio e uscire dall’altro quello che vi dice il “consulente”.
Che le chiamino Obbligazioni, Bond, Titoli del Debito Pubblico (CCT, BTP, BOT, etc. etc.), Titoli di Debito, Prestito Obbligazionario sono sempre la stessa cosa, uno strumento ad alto rischio da evitare se avete a cuore il vostro sudato capitale.
Avere dietro uno Stato piuttosto che un’azienda non rende le obbligazioni più sicure.
La Repubblica Federale Tedesca meglio nota come Germania è fallita sette volte in 100 anni dal 1900 ed è pure stata salvata da cospicui aiuti #USA nel 1935, gli #USA hanno il debito sovrano più alto del mondo e completamente fuori controllo tanto che #Putin sta vendendo Bond USA e coi soldi recuperati sta acquistando oro – ergo se Putin che ha molte più informazioni riservate di noi schifa i Bond USA un buon motivo ci sarà.
E allora su cosa investire se non si vuole rischiare il capitale?
Resta solo ed esclusivamente, sempre ammesso che il fondo deputato abbia fondi sufficienti a garantire tutti, il Conto Deposito ad essere garantito fino ad un massimo di 100mila euro per correntista.
Quindi il conto corrente non è sicuro?
No!
Trattandosi di un conto scalare le banche italiane sono tenute a rimborsare almeno il 10,5% del saldo attivo di conto corrente come stabilito dagli accordi di Basilea (il famoso CET BCE) ma la realtà, al di la del fumo, è che il massimo che molte banche italiane riuscirebbero realmente a restituire è tra l’1 e il 2% delle somme depositate in conto corrente.
Insomma, se volete fare un investimento veramente sicuro rifate l’imbottitura del materasso con le vostre banconote lasciate perdere le obbligazioni, qualsiasi nome usino per proporvele anche perché se non volete rischiare il capitale e lo stesso ve le propongono, sono in malafede.
Cambiate consulente.
Le chiamano Obbligazioni significando che l’emittente si impegna a pagare ma come avete visto l’unico obbligato a pagare è chi le compra.
Evitatele!