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#Conte dell’ARMIR

3 Maggio 2020

No, nessuna intenzione di restaurare titoli nobiliari peraltro banditi dalla #Costituzione

Disposizioni transitorie e finali

XIV

I titoli nobiliari non sono riconosciuti.
I predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922, valgono come parte del nome.
L’Ordine mauriziano è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge.
La legge regola la soppressione della Consulta araldica.

Scusate il ripasso ma capita anche di incontrare gente talmente ignorante che quando gli spieghi la #Costituzione al fine di acclarare che l’operato del già denunciato Presidente del Consiglio dei Ministri è illegittimo in quanto dittatoriale e non è solo, pur più volte espressa, mera opinione personale ma fatto inconfutabile ti risponde “se la mettiamo sulla politica…”.
Ora, prendere la cosa più apolitica possibile stante la volutamente, estremamente, eterogenea composizione dell’Assemblea Costituente… ditemi voi se non è ignoranza, e pure cronica.

Vero è che pur cercando di spiegare nella maniera più semplice possibile, tacciato addirittura di eccessiva banalizzazione, anche chi, ex Giudice Costituzionale, dovrebbe comprendere al volo pare non aver capito la lezione ma io, permettetemi, a questo punto, a gente che ti da le risposte di cui sopra toglierei in primis il diritto di voto e valuterei pure di togliergli la Cittadinanza Italiana posto che, tornando alla #Costituzione

Disposizioni transitorie e finali

XVIII

(OMISSIS)
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato.

e la toglierei non solo all’ignorante uomo della strada che, come nel caso de qua, dimostri una completa inemendabiltà cerebrale ma anche, a maggior ragione, all’ignorante, parrebbe “di comodo”, “qualificato”.

Anche in virtù del fatto che è imperativo per i cittadini rispettarla quindi bisogna impararla, l’ignoranza, reale o di comodo che sia, non è ammessa quindi considerare cittadino chi non la conosce ergo non la rispetta parrebbe quasi “incostituzionale”.

Scusate se mi sono dilungato nel preambolo ma un po’ di ripasso non fa mai male e me ne darete atto.

Ma che c’entra l’ARMIR (Armata Italiana in Russia) se nel titolo non è titolo nobiliare ma cognome?

Da chi fu creata l’ARMIR nel 1942?

E non è tanto per il fondatore (scusate ma dovrete imparare l’inglese visto che “casualmente” parrebbe essere sfuggita la traduzione e non esiste versione in italiano), anche se vista la denuncia e l’augusto parere addirittura della Presidente della Consulta una certa assonanza si potrebbe pure ravvisare, quanto per la fine che l’ARMIR fece.

Che fine fece l’ARMIR?

Wikipedia non è molto corretta nella ricostruzione storica posto che parla di scioglimento (Mussolini disbanded what was left of the Italian 8th Army and the surviving Italian troops were unceremoniously brought home from Russia.) anche se il verbo usato, “disband”, pare dovuto ad una traduzione maccheronica di un anglofono che traduce dall’italiano “sbando”.

Infatti non vennero “mestamente riportati a casa” (and the surviving Italian troops were unceremoniously brought home from Russia.) ma vennero lasciati, allo sbando, in Russia.

Non mi credete?

Anziché leggere libri e riviste da ombrellone leggetevi l’opera prima, autobiografica, di chi nell’ARMIR era sergente maggiore e in quel libro racconta come le sue sole gambe lo riportarono a casa perché solo quelle aveva.
Leggetevi “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern.

Ora capite meglio l’ispirazione che ha portato all’oscuro, per i millenials e purtroppo – pur se non dovrebbe esserlo – non solo per loro, titolo?

Invero l’armata del nostro, anche se in appoggio è stato pure, spesso, chiamato addirittura l’esercito, è composta da forze di pubblica sicurezza “distratte” (virgolettato ex art. 21 Cost.) dai loro precipui compiti istituzionali per tenere agli arresti domiciliari, senza processo, incensurati cittadini.

Il problema è che per guidare un’armata servono le palle non le balle.

Tranquilli, vi daremo il vitto, l’alloggio già lo avete, ci sono soldi per tutti!

A parte che anche il più boccalone, dopo anni di continui tagli ai servizi perché non ci sono soldi, avrebbe dovuto porsi qualche interrogativo ma il mio compito è fare luce quindi seguitemi.

Posto che, come comunque è pure già stato ribadito dalle stesse banche, soldi non ce ne sono – solo a qualche autonomo sono arrivati i 600€ promessi – con gente da due mesi senza lavoro e senza vedere un euro la situazione si stava scaldando, e di conseguenza si stava scaldando la sedia su cui è comodamente seduto, urgeva una soluzione.

Vai con la parziale riapertura così se non guadagnate non è più colpa mia.

Cosa vuoi guadagnare se la gente per prima, grazie alle tue balle, ha a malapena i soldi per mangiare?

E se addirittura tu stesso, proprio per non dover dare ulteriori soldi che a maggior ragione non ci sono, fai riaprire le attività produttive solo per poter dire “ora siete aperte, non vi spetta più la cassa integrazione”.

No, non vaneggio e sono abituato a dimostrare quanto scrivo così chi mi vorrebbe querelare si attacca per l’ennesima volta a una famosa citazione, la famosa citazione di De Falco la notte del naufragio del Giglio.

Da lunedì possono riaprire anche le scuole guida ma… non possono fare ne lezioni di teoria ne lezioni di guida.

Ora, mi spiegate voi come può guadagnare una scuola guida per cui la maggior parte degli introiti deriva dalle lezioni di guida posto che quelle di teoria sono comunque comprese nell’iscrizione?
E chi si iscriverà secondo il Dittatore, scusate, Professore per vedersi magari scadere il permesso temporaneo di guida posto che non potendo prendere lezioni di guida non si sa se si potrà andare, prima della sua scadenza, all’esame?

Io sono notoriamente ignorante e non faccio testo quindi ditemi voi se non è una lapalissiana scusa per non dover più garantire la cassa integrazione perché soldi non ce ne sono e lo dimostra il fatto che in due mesi i lavoratori dipendenti a cui l’azienda non anticipa la cassa integrazione ma dipendono dall’INPS di soldi ne hanno visti zero.

Qualcuno dice che io sia bastardo dentro ma in fondo, molto in fondo, sono buono quindi mi permetterei di dare un consiglio al nostro Presidente del Consiglio.

Ha già ricostituito l’ARMIR, per evitare che vada di nuovo alla sbando anziché promettere fumo faccia una cosa intelligente se vuole salvare una poltrona che inizia a scottare e forse non solo quella, gli ignoranti e per di più a pancia vuota non sono molto inclini ad usare la ragione, ci mandi direttamente a casa la Tessera Annonaria.

Con osservanza

Prof. Sconvolto

A voi lettori, tanto sapete che sono realmente super partes, vorrei dare un consiglio,

Guardate anche dalla parte opposta a quella in cui vi dicono di guardare.

Ifascisti

Non è un consiglio “a senso unico”, anche se visti gli accadimenti…, ho semplicemente trovato questa grazie all’amico @piazzaaitalia ancora su Twitter altamente educativa, poteva pure esserci scritto i comunisti i comunisti, quindi… collegate sempre il cervello, a prescindere.

RAI, ti truffa, di più!

14 marzo 2020

E parrebbe pure, “in concorso” (ex art. 110 cp).
Stato non mangia Stato.

PosteStato

Vabbé che a dare pacchi siete “specializzati” ma magari sarebbe meglio controllare a chi li recapitate, considerato che in internet per chi comanda l’anonimato non esiste, anziché rischiare pessime figure.

Io comunque sono solo un ignorante uomo della strada, mi limito a raccontarvi aneddoti, se qualcuno che nel passato spulciava il mio blog alla ricerca di appigli per querelarmi volesse, se lo ritiene, indagare… e magari fosse pure che la Consulta metta fine ai tira e molla sulla postalizzazione.

Scusate la divagazione.

Ora, non essendo interessato a ricevere spazzatura direttamente a domicilio, io non ho la televisione.
Ho un cervello funzionante e parlo correntemente due lingue straniere ergo per informarmi mi basta la rete ed eventualmente una mail per avere informazioni in tempo reale e reali da 35 nazioni.

Come ogni anno, da probo cittadino, anche quest’anno pago il pizzo – non ci sarebbe invero alcun bisogno di rinnovare annualmente la dichiarazione – scusate, invio il piego raccomandato entro il termine comandato.

E già, sul momento non ci dai peso ma quando uno è bastardo dentro come me gli specchi sono scivolosi a prescindere, iniziano le stranezze.

Il 29 gennaio fornisco l’inconfutabile prova di aver spedito realmente quello che sostengo di spedire confezionando piego raccomandato con dichiarazione di non possesso (quadro A) e documento di identità e mi reco all’ufficio postale per la spedizione.

L’addetta che riceve il piego vedendo che avevo accluso avviso di ricevimento mi comunica che non è accettato dal destinatario.
La mia prima volta in giudizio come creditore procedente in proprio è stata nel 1996 ma l’impiegata non lo poteva sapere.
E comunque chiunque usando la normale diligenza del buon padre di famiglia è in grado di “sbufalare” (chissà se l’Accademia della Crusca accetterà il neologismo) una simile affermazione posto che nel sito ufficiale non se ne fa menzione di detto “divieto”.
Rispondo “Se me la vogliono ritornare me la ritornano se non gli va’ bene rifiutino il piego”.
Capito che non ero proprio scemo, senza comunque sapere in realtà chi ero, probabilmente per disposizioni ricevute, tentava nuovamente.
“Ma ci mette del tempo a tornarle indietro!” – “Signora, ho la bucchetta della posta, non è un problema. Quando l’addetto al recapito l’ha in consegna me la mette in buchetta, non ho fretta”.

Convinto di aver fatto il mio dovere nei termini di Legge me ne torno senza pensieri alle mie occupazioni e tale resto fino al 10 marzo quando scaricando la bolletta elettrica con scadenza 30 marzo dal sito del fornitore l’importo mi fa sobbalzare.
Sapete che non mi fermo alle apparenze qundi cerco di capire e… pur avendo fatto il mio dovere e pagato il pizzo per la postalizzazione… per la prima volta in 5 anni mi trovo addebitato, a prescindere, il canone!

IndebitoAddebito

Chiamo il mio fornitore, chiedo ragione di tale indebito addebito in costanza di presentazione, nei termini, della dichiarazione di non possesso.
Cortesissimo mi fornisce un numero verde RAI 800 93 83 62 che dice di risponderti dall’Italia ma in realtà solo laconici messaggi pre registrati dopo aver digitato in sequenza 1 – 1 – 6 che ti comunicano che se ritieni l’addebito indebito devi inviare copia della ricevuta.

Ma come??
Se ascoltavo la sportellista di Poste Italiane anziché ascoltare solo me stesso come mio uso la ricevuta non l’avrei!
Aveva detto che non accettavate pieghi raccomandati con avviso di ricevimento!

Volete la ricevuta?
Eccola!

RicevutaRai

Comunque ve la farò recapitare a mezzo PEC in mio nome e per mio conto da chi ho messo a capo del mio team legale (ho quattro avvocati spero siano sufficienti), non ho intenzione di pagare ulteriormente il pizzo allo Stato per pieghi raccomandati, e provvederò a pagare la bolletta, proprio per evitare simili giochetti evito i fornitori che non prevedano la possibilità di pagamento a mezzo bollettino postale, a saldo già dedotto il non dovuto canone con bollettino in bianco.

Vi attaccherete alla nota informativa posta su sito poc’anzi linkato?

AvvisaRai

Ne discuteremo eventualmente in commissione tributaria.

La bolletta in cui il canone risulta addebitata è stata redatta il 9 marzo, in oltre un mese posto che avete ricevuto il piego il 4 febbraio, non avete trovato il tempo di comunicare al fornitore che nel mio caso il canone non era dovuto?
Anche perché è chiaro che l’addebito è d’ufficio e solo in caso il fornitore riceva Vostra comunicazione provveda a non addebitarlo.

Già una volta ho mandato lo Stato, convenuto, contumace avanti l’Illustrissimo Giudice di Pace di Modena, tanto per 49€ di contributo unificato non mi sono rovinato, sperando che la Commissione Tributaria visto che controparte è lo Stato, ve l’ho scritto pure sopra “Stato non mangia Stato”, non decida in via eccezionale di compensare le spese di giudizio.

Ce l’ho con lo Stato?
Ma non scherziamo!
Gli ho anche suggerito addirittura a titolo gratuito, tanto paiono intenzionati a non pagare a prescindere, come risolvere in via definitiva il problema del canone evitando pure i “disguidi” in questo articolo “denunciati”.

Cosa deve fare di più un cittadino?

Mi permetto di darVi un’ultimo consiglio anche se non confido molto, a questo punto, nelle Vostre capacità di comprensione.

E’ vero che nella generalità dei casi vi va bene ma non è sempre domenica.

In una nazione dominata dal paradigma capitalista servono i soldi per mangiare?
Trasferitevi in Repubblica di Costa Rica, la al mercato vige ancora il baratto ma se proprio siete affezionati al patrio suolo…
anziché pretendere l’indebita riscossione di crediti inesistenti trovatevi un pezzo di terra, diventate Vegani ed iniziate a zappare!

Con osservanza e come d’uso ex art. 21 Cost.

Prof. Sconvolto

Aggiornamento 13 aprile 2020

Dopo aver fatto, per correttezza, recapitare a mezzo PEC dal mio legale – che ringrazio pubblicamente – il fronte retro della ricevuta che comunque ho pubblicato nell’articolo, da probo cittadino ho provveduto ad effettuare – entro la scadenza – il pagamento.

EnelNoCanone

E da un controllo effettuato ieri

OK

Il mio fornitore sembra aver recepito, e apprezzato posto che la diffida mandata a mezzo PEC alla #RAI l’ho fatta inviare anche a lui per conoscenza.

Ho pagato con bollettino in bianco dedotto il non dovuto canone?

Li avevo avvisati.

E comunque, bontà vostra, dovrei dotarmi di televisione – che di per sè non mi è assolutamente necessaria – per pagare un canone atto a mantenere chi propaganda – e non sono l’unico ad essermene accorto anche se da anni pure io l’avevo scritto – e realizza il #Fascismo in spregio alla Costituzione nell’indifferenza generale anche di chi siede in Parlamento?

Io sono notoriamente ignorante, spiegatemi Voi come può, gente che dovrebbe essere processata per Attentato alla Costituzione ex art. 90 della medesima Costituzione, e chi si è eletto a #Duce nel silenzio complice di qualunque forza politica posto che sta lapalissianamente agendo – e ha ancora la faccia di farlo – in spregio all’art. 76 Cost.

Cost76

visto che quando gli chiedono quando cesserà questo status quo risponde:

vedremo, siamo in contatto con gli “scienzati”

,
essere guardabile?

Quindi meglio non avere la televisione ergo non pagare il canone e che la #RAI vada a zappare.

E quando dovete spedire il piego raccomandato ma vi sentite dire dall’addetto/a allo sportello di #PosteItaliane che l’avviso di ricevimento non è accettato dal destinatario… mandate anche lui/lei a zappare.


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