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IrRiverenti

27 marzo 2019

Magari, non riconoscendo l’Unione Europea posto che NON ha un popolo ergo NON è uno Stato, saremo pure irriverenti ma rispettiamo le Leggi del Nostro Stato addirittura più dello stesso Stato.
Io addirittura uso solo Free Software – non Open Source che è una minchiata – rilasciato con licenza GPL, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, da 17 anni per i miei pc personali addirittura da prima che si pronunciasse il legislatore ergo a maggior ragione rispettiamo la Costituzione.

Essendo rispettosi ergo conoscitori, per rispettare le Leggi devi conoscerle anche perché “Ignorantia iuris non excusat”, della Costituzione sappiamo benissimo che non avrebbe senso, non avendo valore ed essendo pure escluso dall’art. 75 della Costituzione stessa il Referendum Abrogativo per i trattati internazionali, chiedere di buttare inutilmente soldi che già sono pochi per votare in un inutile Referendum Consultivo.

Azz, ma l’arma del cittadino in uno Stato Democratico non era il voto?
Ci hanno disarmato! 😦

Ma… c’è una sostanziale differenza tra uomini e “Turkeys” ovvero esseri con sembianze umane ma realmente uomini solo dal collo in giù quindi…
Quindi visto che il 26 maggio 2019 ci sono le elezioni europee… riarmiamoci!
Ma come facciamo se ci hanno tolto la nostra arma principe, il Referendum Abrogativo per i trattati internazionali?
Semplice, usiamo armi “improprie”!

Vero è che si vota per mandare gente ben pagata a “pascolare” ma se riteniamo che nessuno ci rappresenti degnamente perché mandarglieli direte voi.
Semplice, non glieli mandiamo.
Andiamo a votare così non potranno dire che siamo incivili che non fanno il loro dovere e nel segreto della cabina elettorale…

anziché fare una croce su un simbolo facciamo un hashtag sulla scheda, sarà nulla ergo il voto non andrà a nessuno e non potranno dire che un hashtag non vale perché in rete può farlo chiunque, anche chi per i più svariati motivi potrebbe non avere il diritto di voto.

Il 26 maggio sulla scheda elettorale scriviamo…

#ITEXIT

Voglio vedere se continueranno a prenderci per il…!

Dimostriamogli che siamo ITALIANI non coglioni!

Con osservanza

PeDante

4 settembre 2016

Non ho #Benigni sotto mano per chiedere conferma ma mi pare di ricordare che un passo della Divina Commedia recitasse più o meno…

“Considerate la vostra demenza: fatti non foste a viver come polli ma per seguir virtute e canoscenza”

Ora, pensavo di aver conosciuto #Italieni ma pare mi sbagliassi 😦

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Se avete capito cosa è in realtà #Twitter

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che cazzo ci state ancora a fare su un media mainstream di regime che fa passare solo quello che vuole il convento?

Paura del nuovo?

Chi ha le palle non ha paura, chi non ha le palle non cambierà mai le cose.

E’ quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare.

Saluti dal Canada!

P.S. Se #Twitter fosse realmente il non plus ultra #Microsoft avrebbe copiato da #Twitter invece guardate da chi ha copiato 😀

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Equo sCompenso

24 dicembre 2013

A Natale bisognerebbe essere tutti più buoni ma io purtroppo sono bastardo nel dna e neanche a Natale riesco a non pormi domande.

In principio era la SIAE e non c’era autore che non ambisse di iscriversi a lei.

Era il ‘900.

Ora, grazie alla rete, si è scoperto un modo nuovo di “autopromuoversi” diffondendo la propria opera con licenze Creative Commons che non è già, si badi bene, rinunciare al diritto d’autore, di vedersi riconosciuta la paternità dell’opera, ma semplicemente si decide di mettere la propria opera a disposizione di tutti contando che ne venga riconosciuta la qualità e che il fruitore, apprezzando il lavoro svolto dall’autore, ne dia un tangibile riconoscimento con una donazione anche se non pone in capo al fruitore, per magnanimità, l’obbligo di donare.

Io sono un povero ignorante uomo della strada quindi, approfittando della disponibilità – e non è mera ironia ma veramente una persona squisita come poche ne ho incontrate in questi quattro anni di avventura – ho chiesto l’opinione del Dott. Mazza presidente FIMI ovvero il rappresentante di tutta l’industria musicale vecchia maniera Italiana.

Io chiedevo un riconoscimento giuridico ufficiale (una norma di legge insomma), che mi pareva mancasse nel diritto positivo.

Questa la sua risposta a mezzo Twitter:

enzomazza@enzomazza 23 Dic

@Prof_Sconvolto@fulviosarzana ma CC è già parte del contesto giuridico, non ci vuole norma.

Ora, se le licenze Creative Commons sono già parte del contesto giuridico e quindi è riconosciuto lo status di autore a chi pubblica la propria opera con dette licenze perché i compensi derivanti dalla “tassa” sui supporti informatici va’ a beneficio dei soli iscritti SIAE?

http://www.siae.it/Utilizzaopere.asp?link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataNormativa.htm&open_menu=yes

Caro Babbo Natale tu che viaggi in ogni dove porta a Bruxelles la mia letterina e speriamo che al tuo ritorno tutti gli autori di qualsiasi colore possano trovare un equo regalo per questo Natale.

Buon Natale a tutti.

 

InCoerenza

23 dicembre 2013

Tutti contro il copyright, che si tratti di musica, cinema, calcio e poi…

tutti a sognare di fare il cantante, l’attore, il calciatore per diventare ricchi con più facilità e una volta arrivati magari incazzarsi perché qualcuno viola i tuoi diritti.

Che coerenza.

Purtroppo le persone dimostrano carenza di memoria storica perché anni fa la televisione ci insegnava che “Anche i ricchi piangono”.

Non sarebbe meglio quindi far tesoro di quello che ci insegna l’economia politica “A fronte di bisogni potenzialmente illimitati le risorse per soddisfarli sono limitate ed è quindi necessario operare delle scelte” e ringraziare che si ha da mangiare, da vestirsi (tanto per non essere denunciati ex art, 726 c.p. – all’autorità giudiziaria basta che siate vestiti senza riguardo a che si tratti di vestiti da migliaia di euro o da qualche euro), una macchina che ha quattro ruote e un motore che funziona (la marca non rileva, basta che svolga il suo compito), e un tetto sopra la testa?

Ci sono tante persone ormai che rischiano di non avere più neanche quanto sopra e se mi state leggendo non è il vostro caso quindi ringraziate!

E allora se siete realmente contro il copyright perché se ne avete le capacità non create contenuti di qualità disponibili al più al “prezzo” di una libera donazione e se non avete le capacità di creare i contenuti non aiutate a diffondere i contenuti liberi meritori anziché perdere tempo a commettere illeciti piratando?

Volete una società migliore, ma siamo sicuri che il vostro modus operandi porti ad una società migliore?

Quello che distingue l’uomo dall’animale è il raziocinio e allora pensate a queste mie modeste parole.

Rende più felici imparare ad accontentarsi di avere il necessario, chi pur è arrivato ad avere il superfluo spesso non è comunque contento quindi perché rincorrere il denaro se già ci basta per vivere e per accumulare un po’ di risparmio per eventuali periodi bui.

Non è contestare il copyright e poi sognare di fare il cantante, l’attore o il calciatore che costruirà un futuro migliore.

 

Riflessioni

21 dicembre 2013

Ultimamente mi sono trovato così spesso, mio malgrado, a valutare altri e il loro operato che avevo perso la dimensione di me stesso.

Complice il copyright a cui afferiva una mail che mi sono trovato oggi a scrivere all’Avvocato Sarzana e ad un tweet sulla sanzione da 500.000 euro inflitta ad un cittadino svedese reo di aver diffuso un’opera cinematografica anticipandone l’uscita nelle sale mi sono trovato a pensare al cinema, alla mia opinione del cinema.

Io non vado al cinema, forse perché – in virtù di quanto occorsomi negli anni – la mia vita è già di per se forse più di un film, e poi il lavoro, il blog, i tweet, la famiglia… ho già impegni in quantità e l’unico spazio che mi rimane per evadere… è il sonno, anche se sono costretto a volte a rubare ore anche a quello visti i tanti impegni.

Ma cosa é in definitiva il cinema.

La mia mente alla parola cinema mi ha traghettato all’interno di una vecchissima chiesa con le pareti adorne di affreschi.

Gli affreschi servivano a raccontare la verità del committente degli affreschi al popolo analfabeta e quindi, per definizione, ignorante.

Ecco il cinema per me.

Qualcosa che serva, a parte pochi rari esempi (al proposito mi viene in mente Arturo Di Corinto e il suo splendido Revolution OS II – http://pclinux.eu/documentation/revolution_os_2.avi visibile e scaricabile legalmente in quanto distribuito con licenza Creative Commons) , a far scollegare il cervello delle persone e a ripristinare quell’ignoranza che la scolarizzazione avrebbe dovuto abbattere perché se il popolo è nell’ignoranza è più facile da controllare.

Per DNA non sono portato a spegnere il cervello e forse è per questo che considero il cinema qualcosa che non fa per me.

IMHO