In realtà non proprio indeformabile in quanto è una deformazione professionale dovendo io per lavoro capire cosa è realmente successo senza essere stato presente all’evento basandomi su indizi e calcoli.
Di “Stragi” mi ero già occupato in queste pagine ma prendendo spunto dalla riapertura del processo sperando che questa volta non sia una farsa (opinione personale espressa ex art. 21 Cost.) oggi vi parlerò di una strage che mi sta particolarmente a cuore “La strage della stazione di Bologna”.
Perché ho parlato di farsa?
Da 38 anni cercano chi ha messo una valigia contenente esplosivo e non si preoccupano di chi, quella valigia, l’ha fatta mettere.
Forse infinocchieranno l’opinione pubblica ma non possono infinocchiare tecnici e per tecnici non intendo gli emeriti professori e studenti demandati dall’Eccellentissimo Tribunale di Bologna di periziare le macerie per capire il tipo e il funzionamento dell’esplosivo ma il sottoscritto.
Non c’è nessun bisogno di periziare niente, basta guardare a ciò che per 38 anni non si è voluto vedere.
Basta un video http://www.arcoiris.tv/scheda/it/144/ per capire e per capire che chi ha fatto mettere la valigia è forse addirittura più coperto dei “borsaiuoli” (quelli che stanno a Palazzo Mezzanotte ma, l’ho anche dimostrato, ex art. 501 c.p. dovrebbero stare ad Opera.
Ragioniamo.
La bomba ha distrutto solo le pareti esterne e il tetto della sala d’aspetto di 2 classe dove, addossata alla parete che da sul primo binario e quasi al centro della stessa parete, era stata piazzata senza causare nessun danno alle pareti e agli edifici laterali.
Ergo il quantitativo di esplosivo non era stato messo ad minchiam ma era quello necessario e sufficiente e per sapere quanto esplosivo è necessario e sufficiente bisogna conoscere la struttura, le caratteristiche di progetto.
Altro particolare evidente nel video è la ridotta area detriti, ovvero la distanza a cui vengono proiettati i detriti in seguito all’esplosione, limitata a parte del piazzale antistante la parte esplosa e al primo binario.
Insomma, già due indizi portano lontano chi vuole vedere.
Per realizzare la demolizione chirurgica di cui sopra è stata usata una tecnica di demolizione implosiva che guarda caso era in uso già da decenni al tempo della strage di Bologna … in USA.
Ormai sapete che non parlo ad minchiam ma vi farò una lezione di storia.
Il pioniere della tecnica implosiva nelle demolizioni è stato Jack Loizeaux che nel 1947 fondò a Phoenix, Maryland (USA) la Controlled Demolition Inc. ancor oggi famosa per la propria precisione “chirurgica” e guarda caso nel 1978 fu rapito e ucciso a Roma Aldo Moro (Presidente DC) che favorevolmente aveva accolto la proposta di Enrico Berlinguer (Segretario del PCI) per un compromesso di governo DC-PCI e nel 1980 … Berlinguer riproponeva al segretario DC Flaminio Piccoli il suo compromesso e nel 1980 a Bologna considerata La roccaforte PCI veniva fatta esplodere una bomba che causava una demolizione chirurgica di una sala d’aspetto della stazione ferroviaria.
Vaneggio?
Se consideriamo che negli anni presi in esame si era ancora in piena guerra fredda…
Insomma, invece di buttare migliaia di euro per trovare chi ha messo una valigia facciamo venir fuori quelli che gli hanno “consigliato” di metterla o dobbiamo aspettare che muoiano serenamente, impuniti, in pace?
Tag: 2 agosto 1980, Aldo Moro, Berlinguer, Compromesso Storico, DC, Demolizioni, Guerra Fredda, Mandanti, PCI, Processo, Stazione di Bologna, Strage Bologna, Stragi, Stragi di Stato, Tecnica Implosiva, USA
20 ottobre 2018 alle 19:47 |
[…] agli #USA imparate l’inglese e leggete se non mi credete. Io onestamente dopo #Ustica #Cermis #Bologna gli #USA li prenderei a calci in culo e rispedirei pure al mittente la loro rappresentanza […]