No, non parlo della luce che vede quel fulminato di Renzi ma la presa per il culo in atto oggi sul titolo #Unicredit in #Borsa.
E per fortuna che ci dovrebbe essere un organo chiamato #Consob il cui compito precipuo dovrebbe essere vigilare affinché certe prese per il culo dei risparmiatori non fossero possibili.
Continuano a taroccare al rialzo la quotazione #Unicredit cancellando illegalmente ordini di vendita correttamente e regolarmente inseriti.
Come d’incanto…

Spariti in un minuto!
Mi spiegate voi come è possibile in un minuto con 31.100 azioni in acquisto comperarne più di 800.000?
Si perché anche delle oltre 600.000 in vendita al prezzo superiore (2,3180€) ne erano rimaste un solo minuto dopo neanche 200.000.
In realtà più che voi dovrebbe spiegarmelo la #Consob.
#Consob non vede?
Che li stipendiamo a fare allora i suoi dirigenti e dipendenti?
Se fossero stati regolarmente eseguiti tutti gli ordini di vendita che sono passati sui book in mattinata ci sarebbe già il doppio degli scambi rispetto alla media giornaliera invece…

Non fatevi prendere per il culo.
Unicredit è da vendere subito al meglio finché la pompano e ci si guadagna perché in realtà il valore attuale di una azione #Unicredit è negativo.
“Vale” -4€ vi dovrebbero pagare loro se le comperate perché gli pagherete i debiti con il Bail In.
#StrongSell al meglio #Unicredit se ci tenete a guadagnare in borsa e non a perderci.
Aggiornamento Serale
Posto che l’articolo è stato creato a mezzogiorno con mezzi di fortuna e pareva si impedisse scientemente di caricare gli screenshot (Android è il sistema operativo più cesso e insicuro che esista, completamente controllabile in remoto da Google)…
Ho provveduto a completare il puzzle.
Del resto che #Unicredit, post cessioni e post aumento di capitale, avrà un CET1 reale dieci volte inferiore a quanto stabilito da #BCE per le banche italiane già lo avevo scritto qui, inutile ripetersi.
Come è andata a finire?
Il solito diluvio di vendite in asta di chiusura a prezzi di saldo altro che 2,30€ e le solite #civette per tenere su il prezzo buttato giù da gente che pur di disfarsi del debito rappresentato dalle azioni #Unicredit prendeva quello che veniva.

Speriamo che domani #Consob sia un po’ più vigile.
Se continua così i risparmiatori hanno tutte le ragioni di sfanculare mercati taroccati anziché regolamentati.
Buona serata
P.S. Visto che sicuramente #Consob ha impegni ben più pressanti, anche se a volte non si capisce quali siano e non sono l’unico a chiederselo

ho verificato io.
Posto che il primo screenshot del book di #Unicredit non l’ho fatto proprio alle 12:23:00 (sicuramente un po’ dopo) e il secondo non l’ho fatto proprio alle 12:24:56 (magari un po’ prima) teniamo per buono l’intervallo temporale pieno.
Nel primo screenshot figuravano 218.904 azioni in vendita a 2,3200€ che nel secondo screenshot sono diventati 204.960 una differenza di 13.944 azioni teoricamente scambiate.
Perché teoricamente?
Perché nell’intervallo 12:23:00 – 12:24:56 ne risultano scambiate a 2,3200€ con 10 contratti 11.536.
Le 2.408 azioni non scambiate?
Tutte revocate dai chi legittimamente aveva inserito la vendita?
A me a volte capita diversamente anche se l’ordine è stato accettato dal sistema in quanto era all’interno della tolleranza ammessa 😦

Ma andiamo oltre.
Un gradino più sotto troviamo 634.481 azioni in vendita a 2,3180€ dopo un minuto ne restano sui book 199.846.
Scambiate 434.635 azioni a 2,3180€?
Parrebbe di no.
I pezzi scambiati a quel prezzo nel minuto e 56 secondi dell’arco temporale considerato sono stati 179.440 (fonte più ufficiale di così non si può, mi sono fatto un foglio di calcolo con i dati forniti da Borsa Italiana).
Le restanti 255.195 azioni in vendita a 2,3180€ tutte revocate da chi legittimamente ha inserito l’ordine?
A 2,3160€ troviamo la sorpresa.
A me risultano inserite (vero è che la foto l’ho fatta un po’ dopo le 12:23:00) 431.564 azioni in vendita a quel prezzo mentre i pezzi scambiati a quel prezzo nel solito minuto e 56 secondi risultano essere 666.675.
235.111 azioni vendute in più di quelle che c’erano sulla piazza?
Vabbé, prendiamo per buono che pur di disfarsene fossero state inserite al meglio e conteggiate in quelle in vendita a 2,3180€
Sono spariti comunque 20084 pezzi.
Potrebbero essere stati revocati?
Forse.
Peccato che le negoziazioni prese in esame siano avvenute in un intervallo di 116 secondi mentre tra gli screenshot siano trascorsi 63 secondi.


Qundi?
Quindi o sono dei maghi che sanno in anticipo cosa venderanno o parrebbe plausibile la mia ipotesi che tarocchino le contrattazioni.
Nessuno si è mai presentato alle quattro di mattina alla mia porta ed essendo io un comune mortale non gli ci vorrebbe niente a farlo, nulla osterebbe, mica sono parlamentare, quindi forse non dico fesserie.
Vedete voi.
Aggiornamento 08 settembre 2016
Io amo dimostrare, di gente che parla per dare aria ai denti ne abbiamo fin troppa.
Oggi si sono comportati benino a parte la pompatona finale per attirare allodole domani.
Non beccate.
Io vi avevo suggerito di vendere, alle 17,12, appena è stato chiaro che tentavano la chiusurona, l’avete fatto?
Paduloni vostri.
Nello screenshot i prezzi di vendita dell’asta di chiusura #Unicredit.

E anche ora nel mercato serale l’ontano dagli occhi dei polli pare già vogliano monetizzare i soldi pompati oggi per fare il rialzone finale.

Io ve l’ho detto, state attenti, è un buco con i risparmiatori attorno che scrutano nel buco alla ricerca dei propri risparmi.
Oltre alle cessioni, oltre all’aumento di capitale servono altri 49 miliardi di euro per avere un CET1 reale e non taroccato del 10,5%.
Fate voi se farvi consigliare l’affarone e prendere il #Belin o ascoltare un vecchio professore brontolone.
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