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Lupi In Fabula

24 novembre 2016

Eh, già, di lupi ce ne sono molti non solo H3G meglio nota come 3 di cui vi avevo già raccontato.

Il 4 novembre ricevo dai #Kompagni di #CoopVoce questo laconico messaggio

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A quella velocità la rete farcita di javascript che hanno messo insieme per rendere “indispensabili” connessioni “veloci” (nel mio articolo dedicato a 3 ho postato uno screenshot ed ho acclarato che in realtà forniscono servizi pietosi a livello di età della pietra) è inutilizzabile e poi ho altri mezzi per connettermi a internet, mi sono detto “Vadano affanculo i #Kompagni”.

Ieri sera, casualmente, a volume di dati che secondo quanto dichiaravano doveva essere “esaurito” mi è venuta una delle mie solite pulci nel cervello.

Ho fatto l’accesso all’area clienti e …

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scopro che il volume di dati non era esaurito anzi!

Mi restavano ancora oltre 1GB (1429,00MB/1024=1,39GB)!

Ma la velocità era ridotta a prescindere.

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Ora, mera congettura personale espressa ex art. 21 Costituzione, 3 compie frodi informatiche penalmente rilevanti e nessuno fa niente, #CoopVoce truffa i clienti, e i clienti truffati non vengono mai risarciti.

Truffano i soldi agli I T A L I A N I per pagare gli smartphone ai clandestini?

(Ex art. 21 Costituzione)

#IoVotoNO a un regime che lascia che i Suoi cittadini vengano truffati e non fa niente o peggio è connivente.

Nessun Dorma!

20 novembre 2016

No, non sono diventato melomane e qui più, che l’opera, c’azzecca (cit. Antonio Di Pietro) Opera, infatti ci sarebbe qualcuno da mandare ad Opera, in casa di reclusione.

Sapete che non scrivo ad minchiam e anche se non lo sapete il fatto che da quasi sette anni senza querele sputtano anche massime autorità in carica dovrebbe bastarvi a capirlo.

Qualche giorno fa, confidando che la sanzione comminatale da AGCOM fosse servita a redimere i “Signori” di H3G, necessitando di sola connettività internet e non volendo linee fisse per non farmi spennare qualora decidessi di cessare l’utenza, ho incautamente sottoscritto un piano solo dati con 3.

E’ vero, io ho dormito, ma i Signori di AGCOM hanno dormito più di me perché, almeno nel mio caso, non è un caso di mancanza di chiarezza ma di fattispecie penalmente rilevante ex. art. 640ter Codice Penale con l’aggravante di cui al comma 2 del medesimo articolo – pertanto se qualche Illustrissimo Procuratore della Repubblica casualmente leggesse questo articolo è pregato di procedere, come dovuto, d’ufficio – io comunque lunedì provvederò a depositare formale querela presso gli uffici della Postale visto che c’è l’aggravante ulteriore della continuazione, ci hanno provato anche ieri ma, scoperto il trucco, d’ora in avanti gli andrà sempre male quando ci proveranno con me.

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E infatti l’hanno preso dove non batte il sole visto che non permettendo al browser di collegarsi all’indirizzo che ti inviano in sostituzione di quello legittimo che drovrebbe arrivarti dal server DNS… niente addebiti (Giustificateli cari ladri gli addebiti se il mio browser non lo faccio connettere per quanti tentativi facciate di spoofare i DNS).

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Invero a me pare siano riusciti ad estorcere solo 30 centesimi extra

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e comunque ho provveduto a revocare l’autorizzazione all’addebito del conto telefonico prima che riuscissero ad addebitare la prima bolletta ma non mi sono fermato qui.

Avendo piazzato la SIM di H3G in un modem router wireless di mia proprietà senza modifiche sul firmware, eventualmente effettuate da H3G, quindi essendo impossibile che effettuassi chiamate ne cliccassi per colpa di uno schermo troppo piccolo e dita troppo grandi su qualcosa di sbagliato… mi sono incazzato parecchio quando, riuscendo ad entrare nell’area clienti a cui spesso e volentieri – proprio per evitare che la frode venga a galla prima che riescano ad addebitarti in banca il conto – non ti fanno scientemente accedere, ho trovato addebiti per “contenuti sotto copertura tre” mai fruiti visto che io, di Tre, accedo solo all’area clienti quando vogliono farmici accedere visto che, pure questo truffaldinamente, il più delle volte il browser ritorna questa laconica schernata e non è colpa del filtro che ho settato e che impedisce di raggiungere solo ed esclusivamente il sottodominio internet.tre.it ad evitare ulteriori, non dovuti, addebiti.

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Dov’è la frode informatica e come viene perpetrata?

Facile capirlo, non tutti sono polli come pensano i “Signori” di H3G e ancor più facile per me che sono amministratore di reti e sistemi Unix, i polli sono loro che non hanno considerato che non ci sono solo utonti – termine con cui, affettuosamente s’intende, noi informatici chiamiamo chi al più sa spingere il tasto di accensione o andare su Fessbuk – ma anche ustronzi – ovvero noi informatici – e io sono L’Ustronzo per antonomasia.

L’utente in realtà non fruisce di niente!

Sono i “Signori” di H3G che con un attacco informatico “Man in the middle” intercettano ed alterano le risposte che i server DNS (in realtà i nomi che voi digitate sono solo una comodità per gli umani ma senza i server DNS che sono un po’ gli “elenchi telefonici” di internet che li traducono in numeri – vi risparmio la lezione completa sui protocolli di rete – non porterebbero a niente) inviano dopo aver ricevuto la richiesta che il vostro computer invia quando digitate ad esempio pclinux.eu nella barra degli indirizzi del browser e premete invio e al vero indirizzo sostituiscono quello di un loro dominio di terzo livello internet.tre.it e il solo fatto che il vostro computer sia stato fatto fraudolentemente collegare a quel sito fa scattare l’addebito di 15 centesimi per “Contenuti sotto copertura 3” anche se di contenuiti fruiti neanche l’ombra.

Logicamente non lo fanno ad ogni richiesta di pagina proprio perché è la sola visualizzazione del loro dominio che fa scattare l’addebito, se lo facessero per ogni indirizzo che digitate le bollette sarebbero astronomiche e loro non vogliono che le pentole gli vengano scoperchiate, quindi questi “Signori” hanno implementato un software nei loro sistemi che “dosa” le volte in cui le risposte dei server vergono manomesse probabilmente su base statistica in rapporto – prima monitorano come usate la rete – a quanti siti visitate giornalmente, in modo che le possibilità che vi accorgiate del trucco siano minime, prova ne è il fatto che nei primi giorni in cui ho utilizzato la loro connessione non hanno usato il trucco, mi stavano “studiando”, ma pare che non mi abbiano studiato bene.

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Ribadisco, nel caso della frode operata nei miei confronti l’utente non fruisce di niente, i famigerati “contenuti” consistono semplicemente nel far connettere fraudolentemente il cliente, che non abbia competenze come le mie e possa quindi evitare il raggiro, contro la sua volontà al dominio di terzo livello internet.tre.it.

Vorrei ricordare ai “Signori” di H3G che il DNS spoofing è reato proprio perché posto in essere per garantirsi un profitto illecito cagionando all’utente un pregiudizio economico ex predetto art. 640ter Codice Penale.

Però, come sapete, chi va per inculare finisce inculato, forse non dalla Procura che comunque interesserò ma da me stesso sì in quanto, ora, tutte le volte che tentano di far collegare il mio browser al Loro dominio il computer si rifiuta e mi mostra questa schermata.  😀

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E, magia della competenza informatica, anche se come si nota dallo screenshot sopra anche ieri hanno cercato di farmi collegare al loro dominio per spillarmi indebitamente soldi… hanno trovato solo questo da incassare 😀

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Ciò dimostra anche che non è la “fruizione” – per altro mai avvenuta – di “Contenuti sotto rete 3” a generare l’addebito ma il semplice fatto che fraudolentemente e senza nessun intervento dell’utente facciano visualizzare al browser il loro sito internet.tre.it

Quindi se non siete informatici come me… evitate di diventare clienti 3!

Anche perche la qualità della connessione internet che scientemente vi forniscono fa cagare peggio di una ADSL su doppino in rame di 20 anni fa e non è colpa del collegamento wireless tra il mio modem router Huawei HSPA+ e la scheda di rete del mio computer che come si vede in basso a destra si scambiano le informazioni a 150Mbps.

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Un’ora per scaricare neanche 800MB e alle 5 di domenica mattina e con continue disconnessioni, se questa è la “rete più veloce d’Italia” io sono San Francesco :p

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e non è colpa della congestione come tutti, AGCOM inclusa, vogliono farvi credere.

La qualità della linea viene settata dalle centrali.

La latenza – il ritardo tra l’invio da parte del server e la ricezione da parte del vostro computer – …

Penosa!

Se non fosse possibile regolarla non sarebbe nemmeno possibile fornire linee a bassa latenza ad esempio per il gaming online invece le fornivano già ai tempi delle prime adsl su doppino in rame (NRG tanto per non fare nomi).

Vendono servizi che non sono intenzionati a fornire anche perché se tutti fornissero quanto promettono a tutti bisognerebbe quanto meno raddoppiare l’hub di Milano porta della rete con il resto d’Europa e del mondo.

EvitaTrE gente EvitaTrE o era meditate? :p

Al solito io vi ho avvisato, spero che qualcuno invii un bell’avviso ex art. 415bis c.p.p. anche ai “Signori” di H3G 😀

Avviso ai Naviganti

21 settembre 2013

Mi ero ripromesso di non scrivere più per manifesta inutilità ma questa, visto che pare sia passata sotto silenzio da parte di associazioni consumatori, agcom, insomma chiunque dovrebbe tutelare il cittadino consumatore… eccomi di nuovo a voi.

Uso sovente lo smartphone come hot spot wifi, con quello e un modem router wireless HSDPA combinando le due offerte ho tagliato la necessità di una linea fissa anche solo dati e i relativi costi.

Con un operatore sempre tutto a posto ma con l’altro che uso sullo smartphone…

Ora io come detto non navigo con il browser dello smartphone anche se sullo smartphone uso firefox che con i dovuti add-on (adblock plus e ghostery) mi ha sempre concesso, le volte che mi era necessario, di navigare senza rischi anche se ha parecchie cose da migliorare in quanto ad usabilità ma gli add on disponibili ripagano abbondantemente delle carenze e risparmiano anche brutte sorprese.

Gli operatori di telefonia mobile (tutti ad esclusione di CoopVoce, Uno Mobile ed Erg) partecipano, anche negli utili a quanto pare, ad un sistema che si chiama Mobile Pay e che permette a siti malevoli di farti abbonare fraudolentemente a servizi mai richiesti spillandoti una media di 5 euro a settimana.

Ieri sera stavo sistemando un computer, mi si è aperto il browser su una pagina che a sua volta ha aperto un’altra pagina. Mi sono limitato a cliccare sulla x nella barra del titolo del browser senza neanche guardare i siti figuriamoci cliccare qualcosa in cui in maniera magari neanche ortograficamente corretta ci fosse scritto accetta.

Ho ricevuto, grazie a Vodafone che fornisce, o permette la lettura, del numero telefonico, per scopi commerciali pur se non ho mai concesso il consenso a che i miei dati venissero usati per scopi commerciali, un messaggio sul cellulare, che ribadisco stavo usando come hot spot wifi, in cui mi si facevano i complimenti per essermi abbonato ad un servizio dal costo di 5 euro a settimana.

Tentata la procedura di disattivazione online, che logicamente non funziona, quella telefonica che non funziona uguale, stamattina mi sono dovuto rivolgere all’operatore, cortesissimo, del 190 che mi ha prontamente disattivato il non richiesto abbonamento.

Ora, io capisco che i signori di Vodafone, Tim, Wind, Tre, Poste Mobile e Fastweb prendano percentuali, visto che il servizio lo hanno creato e lo gestiscono loro, perché debbano rientrare dell’investimento ma permettere la perpetrazione di una frode come è far abbonare qualcuno ad un servizio contro la sua volontà causandogli perdite di tempo e fastidi mi senbra quasi dolo.

Un servizio come il Mobile Pay, che è sicuramente remunerativo per il Vostro portafoglio ma è molto dannoso – come nel caso de quo – al consumatore, deve essere l’utente a decidere se utilizzarlo o no non Voi a imporlo d’ufficio senza possibilità di disattivazione da parte dell’utente.

Ora, mi sono un po’ dilungato comunque visto che era la seconda volta che mi capitava in quindici giorni, con tutti i fastidi del caso stamattina ho salutato definitivamente Vodafone e sono passato con portabilità del numero ad un operatore, CoopVoce, che pur essendo un operatore virtuale che utilizza la rete Tim pare non essere colluso.

Se non volete fare un mutuo per ricaricare il telefono… State alla larga da Vodafone, Tim, Tre, Poste Mobile e Fastweb!

Aggiornamento: 24/09/2013

Visto che i signori di H3G meglio nota come tre si preoccupano tanto di verificare la loro reputazione on-line…
Non sono l’unico che parla male, a ragione, degli operatori telefonici che hanno creato e permettono l’utilizzo fraudolento del servizio mobile pay senza possibilità di scelta per il cliente.
Qui avrete da leggere fino a stancarVi
http://www.chi-chiama.it/elenco-telefonico/05/211/687/865/
Anche se spero, ma dubito, che qualche Procura ci metta una pezza prima.

Aggiornamento: 25/09/2013

Ho chiesto sabato la portabilità del numero da Vodafone a Coopvoce, stanotte la linea Coopvoce era già attiva.
Almeno in questo vodafone è stata corretta.
Mi hanno “tempestato” di offerte mirabolanti via SMS ma purtroppo cara Vodafone chi troppo vuole, e usa sotterfugi per raggranellare qualche spicciolo extra, nulla stringe.
Invece di permettere certi raggiri a mezzo del servizio MobilePay e di conseguenza perdere utenti, se i bilanci sono in rosso tagliate gli stipendi dei manager che hanno certe pensate, il bilancio vi ringrazierà.


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