Scusate se per parlare di Legge dovrò fare un tuffo nel campo del software ma come da titolo il modo in cui vengono scritte le Leggi dai governi di centro sinistra mi ricorda un po’ il software proprietario.
Si perché una Legge è un po’ come il software, c’é un codice sorgente – il testo della legge – che viene compilato – promulgato – ed eseguito – produce effetti – come quando lanciamo un banale programma sul nostro computer che noi vediamo come file eseguibile ma nasce da un file di testo compilato.
Ora, nel campo del software esistono due orientamenti – il software libero e il software proprietario – non sto a spiegarvi tutte le sostanziali differenze che passano tra un modello e l’altro, esistono i motori di ricerca, fortunatamente, oggigiorno per informarsi, ma mi soffermerò su di un aspetto specifico.
Nel software libero il codice sorgente è disponibile e leggibile da tutti – ovviamente chi non sa cosa sia un int, un varchar e compagnia se ne fa poco di leggere il sorgente ma chi è competente può leggerlo e suggerire eventuali migliorie o correggere eventuali errori presenti nel codice stesso, questo garantisce la sicurezza e la qualità del software libero visto che è facile e veloce trovare bug e correggerli.
All’opposto il software proprietario basa la sua supposta sicurezza sul concetto di “security through obscurity” ovvero non rendo disponibile il codice sorgente perché non consentirti di leggerlo evita che tu possa scoprire errori e qundi di sfruttare gli stessi per scopi malevoli (sappiamo tutti quanto il concetto sia fallimentare rispetto alle intenzioni).
Non me ne voglia chi ne sa di informatica, non ho volutamente approfondito per non diventare noioso e perché in definitiva non è di informatica che devo parlare.
Era solo per chiarire perché il titolo visto che quello che cerco di fare dal mio blog è proprio di fare informazione per tutti a prescindere dal livello culturale.
Ieri mi trovavo a partecipare ad un convegno nazionale sul futuro della scuola pubblica anche se più correttamente dovrebbe parlarsi di scuola statale.
Nel pomeriggio è intervenuto Osvaldo Roman che richiamando Tremonti mi ha sovvenuto un vecchio articolo scritto nel 2010 (D’IsInformazione di Regime) ai tempi del Governo Berlusconi IV, il secondo più longevo Governo della storia repubblicana, e per la cui redazione – non amo scrivere fesserie ma documentare – mi ero trovato a “spulciare” il DPEF (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) redatto dall’allora Ministro Tremonti.
Ai giorni nostri mi sono trovato a “spulciare” il cd. Decreto Bankitalia (convertito in Legge 5/2014) e, per rimanere nell’ambito dei DPEF, il cd. Decreto “Salva” Italia (scusate il virgolettato, mera opinione personale ex art. 21 Costituzione), e mi è venuto alla mente un poco felice paragone e ringrazio Roman di avermelo perdonato.
Esemplificando, il DPEF Tremonti in quanto a comprensibilità per una persona comune – in senso positivo – è paragonabile al giornalino di Peppa Pig, il Decreto Salva Italia sembra il Cimitero di Praga di Umberto Eco di cui un lettore accanito anche di libri di Bocca e Montanelli mi aveva regalato la sua copia in quanto troppo difficile per lui.
Ora, ecco perché il titolo, perché se un Governo di destra scrive leggi pur complesse – come è un DPEF – leggibili da tutti un Governo di sinistra deve scrivere Leggi “illeggibili” tanto da far sovvenire, allo scrivente, il concetto di “security through obscurity”?
Forse per mascherare il fatto che Governi di centro-sinistra stanno facendo leggi votate al neo liberismo più sfrenato che invece dovrebbe essere avulso, per definizione, a chi si definisce di sinistra?
Non si prenda il mio come un attacco, cerco solo di fare informazione corretta e imparziale al fine di mantenere sveglie le coscienze e permettere all’elettore medio di poter utilmente e con cognizione di causa esercitare il proprio diritto di voto.