Posts Tagged ‘riforma del Senato’

Riforma Reale

23 marzo 2014

No, non sono impazzito e neanche intendo restaurare i Savoia, pur se in parte sono già stati “sdoganati”, vorrei semplicemente suggerire una riforma fattibile del Senato tesa alla stabilità di Governo data da una omogeneità della composizione rispetto alla Camera.

Io amo profondamente la Costituzione e penso che con il suo bicameralismo perfetto sia uno dei più fulgidi esempi di democrazia.

Qualcuno vede il bicameralismo perfetto come un bastone tra le ruote che si frappone al suo desiderio di egemonia e il Senato lo vorrebbe eliminare; io onestamente non vorrei rimanere in balia di qualche milione di persone.

Non tutti sono vecchi quindi cercherò, in maniera semplice, di spiegare perché il bicameralismo perfetto è entrato nella nostra Costituzione.

L’Italia usciva da una guerra voluta da una dittatura, arrivare ad uno stato libero era costato sangue e sacrifici logico che i Padri Costituenti – che rappresentavano uno schieramento trasversale delle migliori menti – volessero che questi sacrifici non fossero vani e la democrazia non fosse più calpestabile da qualcuno che, per vie traverse come già era accaduto, assurgesse a unico condottiero del paese.

Ecco quindi che venne inserito l’obbligo, per la promulgazione delle Leggi, di identicità tra i testi approvati dalla Camera e dal Senato.

Vero è che questo comporta tempi un po’ maggiori ma garantisce un accordo perfetto sul testo della Legge da promulgarsi.

Il Senato era considerato, il requisito anagrafico per l’elezione a Senatore ancor vigente ne è la dimostrazione, una sorta di assemblea dei saggi che doveva vigilare e approvare l’operato dei giovani della Camera dei Deputati; in virtù della richiesta saggezza del Senato, non voglio nemmeno pensare si sia trattato di una svista, il limite di ètà per poterne votare la composizione nel 1975 è stato lasciato invariato a 21 anni anche se l’età per votare per la Camera era diventata di 18 anni.

Ora, questo andava bene ai vecchi tempi in cui c’erano tre o quattro partiti e le discordanze minimali nella composizione delle Camere non davano problemi, con il tempo e con l’aumentare dei partiti il problema della sempre più larga divergenza nella composizione si è acuito quindi qualcuno, magari forse un po’ populisticamente stante la sempre maggiore avversione dei cittadini verso le indennità Parlamentari, invece di ridurre il numero dei rappresentanti di entrambe le Camere ha pensato bene di tagliarne una intera lasciando la restante invariata in numero.

Da amante e mi arrischio a dire conoscitore del Diritto reputo questa scelta scellerata in considerazione del fatto che mette a rischio la democrazia perfetta e immodificabile così come una saggia assemblea in cui erano rappresentati tutti i colori ci è riuscita a dare soprattutto in virtù del fatto che esisterebbe una soluzione, a mio sommesso avviso, molto migliore e di più semplice implementazione.

Basterebbe dimezzare il numero dei rappresentanti che siedono in entrambe le Camere e unificare a 18 anni l’età per eleggerne i membri; avremmo una composizione omogenea di entrambe le Camere pur mantenendo la saggezza data dal limite di età per l’eleggibilità a Senatore e nel contempo ridurremmo i costi dell’apparato Legislativo dello Stato.

Lascio a chi di dovere valutare una proposta che non mi sembra, onestamente, neanche male.

 

 

 

 


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: