Visto che non mi è consentito twittare
mi siedo sulla riva dell’Arno
aspetto di vedere il cadavere passare.
Buona fortuna ma saremmo in democrazia.
Con osservanza
Prof. Massimo Sconvolto
Visto che non mi è consentito twittare
mi siedo sulla riva dell’Arno
aspetto di vedere il cadavere passare.
Buona fortuna ma saremmo in democrazia.
Con osservanza
Prof. Massimo Sconvolto
Scusate se oggi scriverò cose scomode ai più, anzi, a tutti ma non ho un cervello a senso unico quindi, come ho fatto sempre dal mio blog – No Global? No, Grazie! – La Rivolta dei Beoni – La Riforma InCostituzionale – già in tempi non sospetti, cercherò di innescare una riflessione.
Verò è che il Governo Letta ha fatto cose che di sinistra hanno poco (allungamento copyright a 70 anni dalla morte dell’autore mentre le famiglie dei morti sul lavoro fanno la fame già nel momento della perdita del congiunto, decreto – convertito in Legge 5/2014 – Bankitalia che regala 7,5 milioni di euro ai poteri finanziari, non solo banche leggete la Legge, facendo un aumento di capitale con i soldi di tutti, e per fortuna il Ministro Bray ha “congelato” il preteso stratosferico aumento dell’equo compenso https://massimosconvolto.wordpress.com/2013/12/24/ecquo-scompenso/ – (tassa che paghiamo ormai su qualsiasi cosa elettronica che abbia una memoria su cui salvare dati) preteso dalla Lobby dei detentori dei diritti d’autore e che basterebbe rivalutare secondo l’indice ISTAT come avviene ad esempio per i canoni di locazione).
Vero è che il Governo Renzi ha fatto un programma di “continuità” che lavora sulla tassazione mentre evita accuratamente di affrontare il problema alla radice (A mero titolo esemplificativo mi permetto di suggerire equiparazione indennità Parlamentari Italiani Italiani a Parlamentari Italiani Europei, taglio di stipendi e benefits dei “manager” dello stato eventualmente concedendo una parte fissa non superiore ai 50.000€ netti all’anno e una percentuale aggiuntiva come premio di risultato, eliminazione della indennità per il rapporto con gli elettori percepita dai Parlamentari visto il presupposto, il dialogo inesistente anche se devo rendere onore al merito quantomeno alla sua segreteria, su cui si fonda (Obbiettivo… Voto), acquisizione a bilancio dello Stato dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ripenalizzazione del falso in bilancio – in quanto in realtà non reato autonomo ma configurabile come truffa in danno dello Stato – è volto ad abbattere la base imponibile e di conseguenza a sottrarre imposte dovute – ex art. 640 c.p.). Quindi cari Parlamentari, senza distinzione di colore, visto che dovreste rappresentare la nazione prima di votare la fiducia ad un Governo che con continuità chiede tasse a chi le ha sempre pagate fermativi un attimo e magari chiedete una rettifica al programma prima di votare una incondizionata fiducia.
Questa volta siamo in tempo per evitare errori.
Tralasciamo i Governi precedenti che hanno minato le fondamenta economiche del paese, sono più i lavoratori dipendenti in Italia che gli imprenditori, precarizzando a dismisura il lavoro (cd. Legge Biagi) e continuando a concedere incentivi alle imprese, a mio sommesso avviso non dovuti a chi già è avvantaggiato dall’utilizzare forza lavoro ex Legge Biagi, e come ringraziamento hanno ricevuto le richieste di cassa integrazione. (a mero titolo di esempio la Marcegaglia ha aperto tre stabilimenti nella Cina d’Europa – la Polonia – in cui produce quello che produceva a Gazoldo, Fiat che chiude Termini Imerese e fa’ produrre il Qubo – tra i più venduti – in Turchia dalla Tofas quindi le tasse in Italia le paga sulla differenza tra la fattura che fa al concessionario e la fattura pagata a Tofas e mi piacerebbe conoscere la composizione societaria della Tofas – Benetton che fa produrre in cina, e queste sono solo le punte dell’iceberg).
Vero è che alcuni organi di informazione paiono essere votati ad alimentare il malcontento fornendo notizie parziali e allora interroghiamoci.
Cosa stiamo facendo noi??
Prendo ad esempio l’ultimo caso del Panettiere e nessuno me ne voglia.
La sanzione non gli è stata comminata per antipatia ma perché aveva violato una legge dello Stato.
Vero è che è lo stesso Stato ad incentivarti a violare la legge perché se non compi reati penali di grande rilevanza vai in prigione ma poi ti lamenti che le carceri sono sovraffollate e te ne esci grazie all’amnistia.
Ora, l’amnistia aveva un senso al tempo dei “Padri Costituenti” in considerazione del fatto che il paese usciva da una guerra e grazie a quella guerra era rinato democratico e si sa che in guerra non tutto quello che si compie, pur a fin di bene, è lecito.
Ma ora che abbiamo uno Stato civile che si è dato Leggi democratiche cosa facciamo? Le calpestiamo con una amnistia??
L’amnistia, chiedo il conforto di qualche luminare del Diritto Comparato, non mi risulta essere presente in nessun altro Stato se non in Italia.
Vi fermo subito, non confondiamo mele con pere, l’amnistia non ha niente a che vedere con la richiesta di grazia al Presidente della Repubblica che è tutt’altra cosa.
E ancora che esempio da, in materia fiscale, uno Stato che se hai nomi altisonanti ti consente di concordare il pagamento di cifre inferiori rispetto al dovuto mentre il comune cittadino deve pagare tutto e tacere in caso di evasione.
Questo vorrei si capisse ma vorrei anche che si capisse che se io, pur piccolo imprenditore, ho evaso le tasse e i soldi che avrei dovuto pagare me li sono spesi allegramente senza pensare, poi non posso invocare lo stato di necessità quando l’evasione viene scoperta e lo Stato mi presenta il conto.
Insomma, il Governo faccia la sua parte tagliando la spesa superflua (ed è possibile) e anziché soldi per TAV e/o ponti su stretti vari destini fondi a costruzione carceri (opera pubblica utile) e manutenzione edilizia scolastica (a mero titolo di esempio), faccia rispettare le sue leggi non solo ai cittadini comuni ma anche ai suoi rappresentanti – la Corte dei Conti nel suo rapporto annuale ogni anno è costretta ad inserirci il problema della corruzione -, e smetta di aumentare le aliquote di tassazione ( DisEguaglianza ). Come diceva Robert De Niro nella pubblicità di una famosa azienda “Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato”.
Noi comuni cittadini impariamo a rispettare le Leggi e a farle rispettare, chiediamo la fattura a chiunque anche se ci sembra di pagare di più perché, se la politica fa la sua parte, oggi paghiamo di più ma domani ci ritornerà in meno tasse che paghiamo.
Speriamo.