Di Fragile Costituzione

Avevo promesso a qualcuno di dare una occhiata, da profano, alla Legge Elettorale attualmente in discussione.

Visto che comunque il mio parere vale come il due di coppe quando briscola è bastoni mi sono limitato ad una rapida occhiata di quanto la Camera dei Deputati lascia trapelare.

Ora, non sono un emerito costituzionalista ne tantomeno un Illustrissimo Giudice dell’Eccellentissima Corte Costituzionale ma già pare che il documento base in quanto a costituzionalità lasci a desiderare ( Legge di Riforma Elettorale ).

Cito dalla pagina linkata:

Il sistema elettorale prefigurato dal testo base consiste in un sistema proporzionale, identico per Camera e Senato, con le seguenti caratteristiche:

  • soglie di sbarramento (12 per cento per le coalizioni, 5 per cento per le le liste coalizzate e 8 per cento per le liste non coalizzate)

Ora, già questo suscita la mia perplessità.

O fissi una soglia di sbarramento congrua in riferimento al numero dei partiti coalizzati in ragione dello sbarramento al 5% previsto per gli stessi (soglia del 5% per il numero dei partiti presenti nella coalizione) oppure fissi una soglia di coalizione e quindi questo esclude la necessità di superare una determinata soglia per i singoli partiti presenti nella stessa.

Vieppiù risulta indemocratico e incostituzionale oltreché discriminatorio ex art. 49 Cost. il “favoreggiamento” per i partiti che corrono in coalizione i quali godono di un abbassamento dell’asticella (sbarramento al 5%) rispetto ad un partito che corre da solo (8%).

Della serie “Sei libero di costituirti in partito ma sappi che tanto in Parlamento non ti ci faccio arrivare”.

C’è un altro aspetto, il premio di maggioranza espresso in numero massimo possibile di seggi e non in percentuale che rende il discorso poco chiaro.

Ma mi fermo qui tanto è già chiaro che una siffatta Legge risulta ante nascita di fragile costituzione e più che “Italicum” dovrebbe chiamarsi “Italicollam” perché è chiaro che come è strutturato il testo base è volta a favorire i soliti noti dei più grossi partiti con buona pace della rappresentanza democratica e della libertà di scelta dell’elettore che spero al primo turno voti con la testa e al secondo turno eviti di turarsi il naso e piuttosto non vada a votare o ancora meglio voti scheda nulla sperando che il suo rifiuto, a questo punto espresso e non astenuto, sia considerato e qualche scranno venga lasciato vuoto.

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4 Risposte to “Di Fragile Costituzione”

  1. mariateresa filieri Says:

    Da profana,da elettrice ,nella piena consapevolezza che la mia arma vincente sia il voto,credo che in questo momento di sbandamento tra istituzioni ed elettorato,fare una legge che dia governabilità sia fondamentale.La democrazia che da’ voce ai partiti piccoli ,ha creato fin ora solo caos,impedendo che il Lavoro legislativo_esecutivo potesse essere attuato..<L'eccessiva frammentazione poi,sappiamo che non è legata a ideologie o valori,ma ad un infame spartizione di poltrone e poteri.
    L'Italia ha necessità di essere governata dalla maggioranza che consapevolmente supererà lo sbarramento e se un partito o un movimento sapranno parlare al Popolo..il Popolo saprà ascoltare,perchè stanco e stremato da tentennamenti e corruzione.
    Coalizzarsi sarà un obbligo,l'egemonia dei piccoli partiti non ha ragion d'essere,abbarbicarsi sulle proprie idee senza aperture non è mai servito a nulla,se non a creare dittature.
    Questa la mia modesta opinione,che non ha nessun interesse,se non quello di semplice cittadina Italiana.

    • massimosconvolto Says:

      Per chi ha memoria storica è dimostrato che il “Porcellum” (la legge elettorale promulgata nel 2005 e con la quale nel 2006 si sono svolte le prime elezioni ed ha espresso anche l’attuale composizione del Parlamento) non ha garantito la sperata stabilità.
      I partitini si sono coalizzati, pare, solo per arrivare in Parlamento e poi hanno fatto cadere più di un Governo (mi sovviene la Lega con il Governo Berlusconi).
      In matematica sono un somaro quindi lascio ad altri i conteggi di quanti Governi e rimpasti si sono succeduti dal 2006, data delle prime elezioni svoltesi sotto l’egida del “Porcellum” ad oggi.
      Mi duole smentirla anche per ciò che riguarta la cd. “Dittatura” dei partitini.
      Dittatura è limitazione della democrazia e fortemente limitativa della democrazia è stata dichiarata la Legge Elettorale (“Porcellum”) che ha portato alla formazione dei Parlamenti succedutisi dal 2006 ad oggi, compreso l’attuale (Cfr. Sentenza 1/2014 Corte Costituzionale).
      Da cittadino rispettoso della democrazia rabbrividisco al pensiero che un Parlamento indemocraticamente (per i motivi esposti sopra) eletto possa legiferare in una materia così delicata quale la legge elettorale che costituisce il fondamento di uno Stato democratico come i nostri Padri Costituenti ci hanno voluto dare vieppiù se questa legge è lapalissianamente a favore di chi è stato indemocraticamente eletto.
      Dittatura è calpestare la Costituzione non bocciare provvedimenti che vanno contro l’interesse generale ad opera di partiti minori, se la maggioranza esprime provvedimenti equi e nell’interesse generale non credo ci sia “partitino” che non abbia interesse a farli approvare soprattutto in un momento delicato come questo per il paese.
      E ne ho trattato qui se avrà la bontà di leggermi.

      InStabilità

      Con osservanza
      Prof. Massimo Sconvolto

  2. Incontentabili | Il Blog del Prof. Massimo Sconvolto Says:

    […] battuto in velocità addirittura la Consulta arrivata con tre anni di […]

  3. Affiliati | Il Blog del Prof. Massimo Sconvolto Says:

    […] ormai in questi anni ho già dovuto fare lezione alla Consulta (Corte Costituzionale) anche se ci hanno messo tre anni a metabolizzare la lezione e […]

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