Come volevasi dimostrare, come da quasi settant’anni a questa parte, l’Italia si è rivelata il Mondo Piccolo di Giovanni Guareschi.
Alla fine tutti i litiganti si mettono d’accordo.
La sostanziale differenza è che nel “Mondo Piccolo” la Reazione e i Rossi alla fine trovavano un accordo che serviva il bene comune e l’interesse generale, i politici odierni si mettono d’accordo solo per non perdere la poltrona.
Caro Letta, anche se in definitiva la politica è sorda ai bisogni della gente comune quindi il mio è fiato sprecato, mi permetta di ricordarLe che sarebbe il caso di accantonare per un attimo il problema IMU e occuparsi della riduzione dei costi dell’apparato dello Stato di cui le indennità dei parlamentari costituiscono solo la punta dell’iceberg.
Risolto il problema di cui sopra di IMU non ci sarà neanche più bisogno di parlarne, basterà abrogarla.
I comuni e le regioni chiedono soldi? Imparino a gestirsi e spendano “cum grano salis”.
La sanità è regionale? Bene! E allora smettiamola di volerla gestire in maniera “manageriale” obbligando le equipe mediche a non tenere sale operatorie inutilizzate pena la perdita del posto.
Questa gestione porta i medici ad effettuare operazioni che hanno un costo notevole per la sanità pubblica anche su pazienti che scientificamente da quelle operazioni non traggono nessun beneficio costringendo i medici a “circuire” i pazienti se non ad utilizzare metodi quasi “mafiosi” – telefonate ai pazienti alle sei di sera dicendo “lei è in lista. O mi conferma in dieci minuti che vuole farsi operare o perde il posto.” – pur di non perdere il lavoro.
Ed esiste almeno un caso (Equipe del Professor Amenta Ospedale Sant’Orsola-Malpighi Bologna 10 marzo 2005) che dimostra l’assunto di cui sopra.
Se le Procure anziché sperperare soldi pubblici per problemi tutto sommato futili come il cd. “Caso Ruby” investissero in maniera migliore il denaro pubblico occupandosi di cose serie tipo quelle di cui sopra, la strada del Sig. Letta sarebbe tutta in discesa e non avrebbe neanche più bisogno di scervellarsi per raschiare il fondo di un barile diventato ormai uno specchio.
Egregio Sig. Letta, scusi se mi sono permesso qualche suggerimento ma nella mia vita ho imparato che c’è sempre qualcosa che anche la persona all’apparenza più umile ci può insegnare.
Con osservanza
Aggiornamento 29/04/2013:
O che Enrico Letta mi legge nel pensiero (temporaneo accantonamento dell’IMU) o ha letto la mail con il link a questo articolo e ha pure investito tempo per leggero.
Non credo sia così ma se così fosse…
Mi permetta un ulteriore suggerimento Sig. Letta.
Ok ad un “salario minimo” per le famiglie disoccupate con figli piccoli però concediamolo “cum grano salis”.
Se ti sei speso tutte le sostanze che avresti potuto accantonare per eventuali future necessità in Sky, iPhone, SUV, viaggi… beh, io passerei solo gli alimenti, fisici non soldi, per i figli; a genitori senza testa un po’ di fame non può che fare bene; l’esperienza insegna.
Del resto perché dovremmo pagare noi che siamo stati più oculati nella gestione delle nostre finanze lo sperpero degli altri?
E’ vero che ognuno è libero di spendere i suoi soldi come crede ma non ha il diritto di gravare sulle spalle degli altri se ha scialacquato, come lui si è speso i suoi soldi come credeva anch’io vorrei avere il diritto di spendere i miei o accantonarli senza la paura di qualche prelievo forzoso da parte del governo.
Buon lavoro Sig. Presidente
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