Si sono sprecate pagine e pagine di lamenti per la presunta truffa messa in opera dai gestori del sito italia-programmi.net, la notizia ha riempito pagine e pagine di siti di informazione online e quotidiani cartacei ma sarà proprio tutto oro quello che luccica?
Non si può fare di tutta l’erba un fascio quindi scusatemi se mi dilungherò ma faccio qualche distinguo.
Purtroppo pur di fare soldi e trovare sempre nuovi oggetti in cui farli spendere hanno fatto passare i computer come comuni elettrodomestici il cui uso è alla portata di tutti.
Accadimenti come la presunta truffa de quo smentiscono in maniera lampante l’assunto di cui sopra.
Ho frequentato un po’ i forum in cui si discuteva della notizia e mi sono fatto una buona idea della questione.
In molti casi è dimostrata l’eccessiva magnanimità del nostro legislatore nel momento in cui riconosce il possesso della capacità di agire in base al mero requisito anagrafico se il soggetto non risulta giudizialmente interdetto, inabilitato o beneficiante dell’amministrazione di sostegno.
Si fa’ passare internet come una jungla, si forse è vero ma anche farsi un esame di coscenza e iscriversi a qualche corso di sicurezza informatica o almeno leggersi un libro sull’argomento prima di incolpare altri o pretendere che altri pensino a quello di cui dovremmo occuparci noi ovvero della nostra sicurezza?
Internet non è Disneyland anche se le major che siano del cinema, dell’editoria, della musica vorrebbero che lo fosse.
Un posto in cui girare sempre con la carta di credito in mano in cui non valga neanche più la regola del guarda e passa ma del “se vuoi guardare paghi”.
Io onestamente preferisco vivere nella jungla e spero che la libertà della rete non venga sacrificata in nome di una presunta sicurezza che servirebbe solo a mascherare un controllo “senza controllo” su quanto possa o non possa essere immesso in rete con buona pace della libertà d’informazione di cui internet rappresenta l’ultimo baluardo.
Si grida alla truffa perchè, si dice, da nessuna parte c’era scritto che il “servizio” era a pagamento.
Ora, cum grano salis, secondo voi qualcuno che vi vuole dare realmente qualcosa gratis vi chiede i dati?
Già. I dati.
Molti li hanno forniti “scientemente” però altri sostengono di non aver mai assolutamente visitato questo sito e quindi di non aver in alcun modo fornito loro dati personali.
C’è anche chi è così categorico da non potergli non credere. [http://www.webnews.it/2011/12/29/italia-programmi-la-truffa-continua/?ref=post#comment-410833868]
Soprattutto l’esempio di cui sopra mi ha colpito.
Chi dice di aver dato “scientemente” i propri dati pur “inconsapevole” di cadere in un tranello non ha mai fatto menzione della richiesta della data di nascita tra i dati da fornire mentre si afferma che i signori di Estesa Limited conoscessero anche la data di nascita tra l’altro di una persona certa di no aver mai visitato neanche il loro sito.
Ora, sarà che io sono un “figlio” del Senatore Giulio Andreotti che se ha fatto la strada che ha fatto in quanto ad acume non difetta certamente e quindi penso male a prescindere anche se è peccato, però c’è qualcosa che non torna.
Hanno le generalità e la data di nascita di una persona che non ha mai fornito loro dati di qualsivoglia natura però è iscritto a facebook sito a cui avrà comunicato anche la data di nascita.
Onestamente non sono iscritto a Facebook e non mi passa neanche per la testa di iscrivermi quindi non sono a conoscenza dei dati richiesti dal loro form d’iscrizione.
Tutti quelli tra i truffati che dicono di non aver mai fornito i loro dati ad Estesa Limited ne di aver visitato nemmeno il loro sito ma sono stati comunque oggetto di richieste di pagamento ammettono di essere icritti a Facebook.
Sarà un caso?
Facebook da parte sua non ha mai denunciato di aver subito attacchi informatici con conseguente furto di dati.
Anche a voi arriva l’odore di bruciato o sono il solo che ha naso per sentirlo?
Che la Procura della Repubblica di Roma, sollecitata dal Garante, non stia inseguendo semplicemente un braccio, Estesa Limited, anzichè la mente?
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